Tu sei qui: Economia e TurismoVincono e convincono il Città de la Cava e l'Aquilotto Cavese
Inserito da (admin), lunedì 6 febbraio 2012 00:00:00
Il Città de la Cava ha impiegato 25 minuti per entrare in partita contro un Massalubrense grintoso: un po’ di paura, ma poi Piccirillo, Lupico e Claudio De Rosa con un gran gol da fuori area hanno messo i tre punti nella cassaforte biancoblù. Il Massalubrense ha tutto per potersi salvare; il Cava, che resta secondo, ha tutto per insidiare fino all’ultimo l’Agropoli capolista.
Senza Tranfa e Lordi, Pietropinto torna al vecchio 4-2-3-1, con Balzamo trequartista dopo la prova di sostanza offerta a Mirabella Eclano, Piccirillo esterno a centrocampo e Lupico davanti. Più problemi nel Massalubrense, privo di Iovino, Cappiello ed Esposito in un colpo solo. Nei primi minuti è proprio la squadra ospite a far valere l’arma del pressing, non consentendo al Cava di rendersi pericoloso. Collezionano più calci d’angolo gli ospiti ed al 13’ Piccirillo rischia perfino l’autogol in rovesciata. Al 27’ il primo affondo del Cava risulta produttivo: Claudio De Rosa calcia male verso la porta di Stinga, ma il tiro diventa un assist per Piccirillo, che da posizione perfetta segna l’1-0. Al 36’ è Lupico a raddoppiare: Claudio De Rosa “scava” la palla che un difensore respinge dalle parti dell’attaccante nato in Gran Bretagna, che di rapina segna il 2-0.
Nella ripresa i padroni di casa trovano gli spazi per offendere ancora di più: al 10’ Balzamo calcia a fondocampo un buon pallone, mentre al 13’, su assist dello stesso Balzamo, Claudio De Rosa aspetta l’uscita di Stinga e segna il 3-0 con un pallonetto. Poi al 17’ Piccirillo conclude in diagonale per il 4-0. Sul risultato rotondo Pietropinto decide di premiare per il suo impegno il 17enne difensore Giacomo Ercolano, mandato in campo al posto di Amendola. Nel finale il Massalubrense va al tiro per un paio di volte con De Stefano e Volpe, trovando attento D’Antuono. I costieri meritano il gol della bandiera e lo ottengono al 47’, trasformando con il capitano Porzio un rigore concesso per fallo proprio di Ercolano su D’Esposito.
Orlando Savarese - La Città
Capaccio Capoluogo-Aquilotto Cavese 0-2
Polvere, calci, qualche sporadico attimo di tensione in campo e meno gol del solito. Questo è quanto offre la partita del “Ten. Vaudano” di Capaccio tra l’Aquilotto Cavese ed il Capaccio Capoluogo. La formazione casalinga dà molto filo da torcere ai metelliani, che non riescono ad essere brillanti ed efficaci nella manovra come loro solito. Non è un caso che al “Vaudano” anche il Tempalta, sino ad allora capolista insieme all’A. Cavese, abbia dovuto cedere il passo per 3-0.
Dopo un avvio di gara caratterizzato da uno sterile arrembaggio del Capaccio Capoluogo, è il solito copione, con l’A. Cavese che muove bene il pallone e prova ad aprirsi dei varchi nella serratissima retroguardia capaccese. Si provano soluzioni da calcio di punizione e corner. E proprio da un corner calciato da Perna al 12’, Pecoraro sbuca sul secondo palo e di testa porta in vantaggio gli aquilotti. La partita pare mettersi in discesa, ma alcuni elementi della squadra di De Leo insistono troppo in leziosità che non giovano alla manovra complessiva. Il quadro della prestazione viene complicato dalla grande carica agonistica messa in campo dalla formazione capaccese, che non lesina interventi decisi.
Nella ripresa la verve del Capaccio Capoluogo non cala, anzi si rafforza, constatando la scarsa vena realizzativa della formazione di mister De Leo. Dopo un’occasione da ottima posizione fallita da Stellato, alcuni contrasti a centrocampo fanno scattare una serie di scintille tra i calciatori e l’arbitro, sia da una parte che dall’altra, ma la tensione cresce col passare dei minuti. Sul piano del gioco, i metelliani arretrano un po’ il baricentro, sebbene non rischino mai. Andrea Di Filippo, attaccante capaccese, a causa di un intervento in ritardo su Armenante, rimedia il secondo giallo e viene espulso. Placati a fatica gli animi in campo, il gioco riprende ed allo scadere Giuliani si guadagna un calcio di punizione dal limite, che trasforma magistralmente con un sinistro nel “sette”. Arriva dunque la nona vittoria su nove partite, anche se con lo scarto minore della stagione per l’Aquilotto Cavese, che conserva inviolata la propria porta.
A fine gara, queste le parole del presidente Riccardo Tanimi: «Una partita come quella di oggi dimostra che in questa categoria siamo solo di passaggio: poco calcio, molta confusione. Mi auguro davvero che in futuro a Cava si possa ritrovare un’unione di intenti che premi l’enorme lavoro che, insieme al fondamentale e concreto apporto dell’Associazione Sogno Cavese, stiamo facendo in questa stagione, in prospettiva futura, e che permetta all’“Aquilotto” di calcare i campi che gli competono, attraverso una società forte ed un progetto lungimirante e sostenibile».
Ufficio Stampa Aquilotto Cavese
Fonte: Il Portico
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