Tu sei qui: Eventi e SpettacoliCalendario d’Arte De Luca 2017 dedicato a pittore russo Zagoruiko. 27 dicembre presentazione a Positano e Salerno
Inserito da (redazionelda), domenica 18 dicembre 2016 11:28:56
E' dedicato al pittore russo Giovanni Zagoruiko (Ekaterinoslav - oggi Dnepropetrovsk - 1896, Salerno 1964) il calendario il Calendario d'Arte De Luca 2017. La presentazione martedì 27 dicembre 2016 alle 10 e 30 presso la Sala Consiliare "Salvatore Attanasio" di Positano
Del pittore sovietico che tanto amò Positano e la Costiera ne parleranno il professor Massimo Bignardi dell'Università degli Studi di Siena, il curatore Marco Alfano storico dell'arte e Andrea De Luca della De Luca Industria Grafica e Cartaria. Modera il giornalista Sigismondo Nastri. Per i saluti istituzionali il sindaco di Positano Michele De Lucia, il professor Giovanni Camelia del Centro di Cultura e Storia Amalfitana che, con il Comune di Positano e la Camera di Commercio di Salerno, hanno patrocinato l'iniziativa editoriale.
Lo stesso giorno, 27 dicembre 2016, alle 17, il Calendario De Luca sarà presentato presso il Salone Genovesi della Camera di Commercio di Salerno, coi medesimi relatori e la partecipazione di Andrea Prete, Presidente della Camera di Commercio di Salerno.
BIOGRAFIA (a cua di Massimo Bignardi)
Ivan Pankrat'evič Zagorujko (Ekaterinoslav - oggi Dnepropetrovsk - 1896, Salerno 1964).
Si forma come pittore a Kiev, sotto il maestro Boris Georgiev. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, si arruola nel reggimento scelto dei cosacchi, e quindi nell'esercito ‘bianco'. Dal 1920 vaga tra la Turchia, la Bulgaria e la Grecia. Giunge a metà degli anni '20 in Italia e risiede prima a Venezia e in Trentino, dal 1928 a Roma e dai primi anni '30 fino alla morte a Positano. Negli anni '30 fa diversi viaggi all'estero e i suoi dipinti eseguiti a Stoccolma e in Finlandia mostrano una luce chiara, fredda, animata da blu e da azzurri, che resteranno come caratteri peculiari anche delle sue opere successive.
A Positano conosce e frequenta altri esuli russi rifugiatisi nella zona, come Leonid Mjasin, Michail Semenov e Vasilij Nečitajlov, ma spesso invita anche i propri amici a soggiornare a Positano; nel '33 viene Aleksej Isupov e nel '37 arriva il suo vecchio maestro da Kiev, Boris Georgiev. Verso la fine degli anni '40 viene a Positano uno dei protagonisti del futurismo russo David Burljuk; le lettere scambiate e le dediche scritte nei registri delle mostre di Zagorujko testimoniano della loro fraterna amicizia.
La fine degli anni '30 vede l'inizio delle vicissitudini del pittore, dovute alle leggi fasciste introdotte all'inizio della Seconda guerra mondiale. Nel 1941 rischia di essere deportato in un campo d'internamento per stranieri e viene salvato da questo destino grazie all'aiuto di personalità di Positano, quali Don Saverio Cinque e il dott. Fiorentino. Quest'ultimo certifica che le cagionevoli condizioni di salute dell'artista non consentono il suo spostamento. Zagorujko è comunque costretto a sottoscrivere un ‘Verbale di diffida', nel quale accetta di non ricevere nessuno e di attenersi a tutte le disposizioni inerenti gli stranieri internati. Anche ritrarre i paesaggi dal vivo è vietato per timore di spionaggio e per Zagorujko non vi è privazione peggiore. Sono gli anni più duri, dipinge alcuni ritratti ed è privato della sua principale fonte di guadagno, la pittura di paesaggio; dalla povertà passa all'indigenza. Sopravvissuto alle privazioni della guerra, con l'arrivo della pace si apre per lui una nuova stagione artistica. Le sue composizioni si caricano di misticismo, di un velato respiro simbolista con chiari accenti di stile fauve.
Nei primi anni '60 inizia un nuovo periodo di crisi: continue allucinazioni spingono l'artista in una sorta di chiusura paranoica. Nell'aneddotica locale restano ancora vivi i suoi discorsi con il fedele gallo Ippolito.
È sepolto nel cimitero della ‘sua' Positano, sulla tomba l'epitafio-citazione: Come è bello il mondo di Dio.
Fonte: Il Vescovado
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