Si è conclusa ieri, 6 luglio, nella storica cornice del Centro Caprense Ignazio Cerio, la mostra "Capri , sogno di un'ombra" del giovane artista fotografo caprese Davide Esposito.

La mostra riguarda il viaggio nell'interiorità dell'artista che racconta un'isola in bianco e nero, invernale e introspettiva. Un'isola che diventa madre ma anche matrigna, capace di sovrastare l'identità dell'individuo.

"L'isola- spiega l'artista- annulla l'identità individuale, penetra nel sogno di un uomo, che torna primordiale come fu Adamo. Capri proietta i suoi elementi nell'onirico dove non ci sono confini ma solo particolari di un'isola immersa nell'oscurità. Capri come dimensione dell'anima, una lunga nota interiore che appartiene a ogni essere umano. Una metarealtà, il sibilo dei cinque sensi: l'isola e la sua intoccabile sacralità".

L'esposizione è composta da otto stampe su carta 80x60cm incollate su pannelli di alluminio. Gli scatti mostrano sia scenari capresi che soggetti astratti. Le fotografie evocano visioni surreali, richiamando atmosfere romantiche. Il fil rouge di ogni opera è la notte. Le fotografie, infatti, sono state scattate nelle ore più buie dell'anno. Il finissage si è chiuso con una visita d'eccezione: quella di Antonio Monda, l'anima di uno degli appuntamenti letterari più seguiti e attesi dell'estate: Le Conversazioni a Capri. Il giornalista e scrittore, dopo aver presentato il suo ultimo libro "L'evidenza delle cose non viste" al ristorante Mammà, ha ammirato le foto del giovane artista caprese in compagnia di sua moglie Jacqueline Greaves , di Davide Azzolini e di tanti altri amici stranieri.