Tu sei qui: Eventi e SpettacoliCava de’ Tirreni, 2 giugno visite guidate all'Abbazia benedettina della Santissima Trinità
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 1 giugno 2023 08:14:08
Il 2 giugno 2023, a Cava de' Tirreni, si terrà una visita guidata dell'Abbazia benedettina della Santissima Trinità attraverso le antiche stradine del Borgo Medievale.
Alle 17 il ritrovo al Bar Angolo del Paradiso (Via M.Morcaldi,1), dove si prosegue passeggiando per il Borgo Medievale fino a raggiungere l'Abbazia millenaria per iniziare la visita guidata.
Si consigliano scarpe comode.
La prenotazione obbligatoria telefono o whatsapp al 347 1946957. L'ingresso è di 3 euro.
Il fondatore della badia fu S.Alferio, nobile salernitano- già familiare ed ambasciatore del principe di Salerno Guaimario III- che nel 1011 si ritirò sotto la grande grotta "Arsicia" per menarvi vita eremitica.
L'accorrere dei discepoli, attratti dalla sua santità, lo indusse a costruire un monastero di modeste dimensioni. Egli però continuò ad abitare un piccolo vano della grande grotta, che si era scelto come cella, ed in questa, in età molto avanzata, morì e fu sepolto. Era il 12 aprile 1050.
I primi abati si distinsero per la santità: i primi quattro sono stati riconosciuti santi, altri otto, beati.
Elevata nel 1394 a sede vescovile, dal 1431 al 1497 fu affidata a cardinali commendatari, che la impoverirono di monaci e di sostanze, cosicché nel 1497 fu aggregata alla Congregazione di S. Giustina di Padova.
Per la legge di soppressione del 1866, la badia fu dichiarata monumento nazionale e affidata in custodia all'abate. Allora i monaci aprirono un collegio laicale e iniziarono studi e pubblicazioni dell'archivio. Queste attività continuarono nel Novecento. Negli ultimi anni le scuole subirono riduzioni di corsi, fino alla chiusura nel 2005.
Oggi l'abbazia conserva numerosi tesori d'arte e di cultura raccolti dai monaci nel corso di un millennio, che poi lo Stato italiano ha fatto propri: l'archivio, con circa 15000 pergamene dall'VIII al XIX secolo; la biblioteca, che conserva, tra l'altro, preziosi manoscritti e incunaboli; il museo, nel quale sono esposti quadri, sculture, sarcofagi, corali miniati e arredi sacri.
I Padri benedettini che ininterrottamente abitano l'abbazia da oltre mille anni, continuano la loro opera di irradiazione spirituale e culturale, attraverso la preghiera liturgica, l'osservanza della Regola di S. Benedetto, la custodia dell'archivio e della biblioteca, l'accoglienza degli ospiti e dei pellegrini, l'assistenza agli ex alunni riuniti in associazione dal 1950, il servizio ministeriale nella chiesa abbaziale e nel santuario di Maria SS. Avvocata sopra Maiori, di proprietà dell'abbazia.
Fonte: Il Portico
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