A Maiori il dibattito politico si alimenta a suon di botte e risposte a mezzo stampa in un momento topico per l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Capone. Le dimissioni dall'assessorato "a tempo determinato" di Lidia Camera per un ultimo riassetto dell'esecutivo in vista della scadenza elettorale del 2020, hanno prestato il fianco alle critiche della minoranza di Valentino Fiorillo, molto attivo da qualche mese a questa parte nell'azione di opposizione. E l'ultimo duro attacco sferrato ieri dalle pagine del Vescovado non è stato digerito, specie dall'ex assessore Camera che stavolta ha replicato con nettezza a salvaguardia della propria immagine imputando a Fiorillo di «riversare nella sfera pubblica i suoi risentimenti personali». Segue testo.

Apprendo dalle pagine del Vescovado che il Consigliere Fiorillo ritorna ad occuparsi della sottoscritta.

Diversamente da altri momenti, che mi hanno vista più volte bersaglio di beceri attacchi da parte del suddetto, stavolta scelgo di replicare perché ritengo non si possano più tollerare queste continue, quanto infime offese alla mia persona, che nulla hanno a che vedere con la dialettica politica.

In tempi di "celerità comunicativa" (come dice lui) esistono per fortuna ancora persone che (diversamente da lui) non nutrono il bisogno spasmodico di stare costantemente sotto i riflettori. Tanto più se quella luce ce la si guadagna, non per l'autorevolezza di ciò che si dice, ma a suon di colpi bassi, riversando nella sfera pubblica i propri risentimenti personali.

Parla di una coalizione divisa. Da quale pulpito? Ha già dimenticato che solo qualche mese fa, un esponente del suo stesso gruppo politico aveva richiesto la sua decadenza dal Consiglio comunale?

O ancora, dall'alto della sua presunta superiorità intellettuale, parla di inadeguatezza, di incompetenza, eppure non ricordo tutta questa intellighenzia tra gli esponenti della passata amministrazione, né che l'operato suo e della sua compagine abbia lasciato il segno, dall'ex Assessore al Turismo (invisibile), all'ex Vicesindaco (non pervenuto) a lui (il gran burattinaio, che seppur onnipresente non ha lasciato un ricordo indelebile).

E sempre dall'alto della sua presunta superiorità morale, punta il dito, giudica, infanga, ma ancora una volta dimostra di avere la memoria corta.

Detto ciò, mi auguro che il consigliere Fiorillo possa imparare in futuro a svolgere in modo più costruttivo

e meno provinciale il suo ruolo di consigliere d'opposizione, invece di annoiarci con le sue paranoie da complottista, le sue derisioni da maschilista e le sue inconsistenti argomentazioni.

"L'assessorato logora chi non ce l'ha."