Tu sei qui: Lettere alla redazioneAddio presidentissimo!
Inserito da (redazionelda), venerdì 18 giugno 2021 18:23:06
di Roberto Lepre
E' la notizia che noi tutti (tifosi juventini e non) non avremmo mai voluto leggere.
Oggi, 18 giugno 2021, noi del Club Juventus di Scala, salutiamo per sempre Giampiero Boniperti, che si è spento a Torino, all'età di 93 anni.
Fu calciatore raffinatissimo della Juve e della Nazionale. Campione di stile, di correttezza, di cuore. Tra Boniperti e il pallone c'era accordo su tutto. Era come se la sfera cercasse lui, e non viceversa, in quei punti del campo che lui solo sembrava conoscere.
Chiuse la carriera, nel 1961, da Campione d'Italia, a quota 179 reti. All' età di 33 anni, appese le scarpe al chiodo, con un cerimoniale semplice, ma efficace: «Ragazzi, smetto!».
Nel 1971, divenne Presidente della Juve. Con lui, il Club fu unanimemente ritenuto una grande, grandissima squadra europea e mondiale. Arrivarono Scudetti, ma soprattutto le Coppe, continentali ed intercontinentali. Sedici allori nella bacheca di quella che divenne l'unica squadra ad aver vinto, per prima, tutte le competizioni UEFA.
Chi non ricorda il trio magico: Charles, Sivori, Boniperti che tanti goals ha realizzato su tutti i campi d'Italia e non.
Scala può vantarsi di aver avuto l'onore di ospitare uno dei tre, OMAR SIVORI, per il "Trofeo Scirea-Fortunato", organizzato dal Club Juventus Scala.
In quell' occasione, Sivori elogiò le altissime qualità tecniche ed umane dell'amico fraterno Boniperti.
Ricordo quella sera del dicembre 1990, unitamente a mio fratello Romano e all' amico Amedeo, in occasione di una nostra visita a Torino, per assistere alla partita contro l'Inter, fummo ospitati nel ritiro della Juventus a "Vilar Perosa" .
Quella sera, Boniperti si sentì onorato di discutere con persone provenienti dalla "Costiera Amalfitana" che Egli amava tanto.
E' rimasta viva nella nostra memoria la cordialità di quell' uomo semplice e corretto di sempre. Dispose la massima ospitalità del Club verso di noi, perché ricevessimo tutte le attenzioni da parte dell' intera squadra (Baggio, Schillaci, Tacconi, De Agostini, ecc..) per delle foto ricordo.
Con te, Presidente, va via un altro nobile pezzo di quella Juve formata da veri uomini, campioni di sport e di vita.
Mi piace chiudere con due tue memorabili espressioni dovute al forte amore che ti ha legato indissolubilmente alla Juve: "Vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta" - "La Juve non è nel mio cuore, è il mio cuore."
*storico presidente Juventus Club Scala
Fonte: Il Vescovado
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