Tu sei qui: Lettere alla redazioneAmnesia paterna
Inserito da (redazionelda), martedì 20 febbraio 2018 09:39:08
Riceviamo e volentieri pubblichiamo lettera a firma della nostra lettrice Maria Assunta Carmosino di Maiori che tocca un argomento sociale di particolare rilievo, consentendo di sviluppare pensieri e riflessioni. Segue testo.
Dalle ceneri di un amore infedele, la fedeltà infatti è diventata quasi uno stereotipo superato, cosa potrà mai nascere?
I fedifraghi normalmente si separano ed avviene la rottura definitiva della coppia.
Le scappatelle non subiscono più la condanna sociale: i tempi sono cambiati.
Esistono delle teorie americane (New York Times), anche se è difficile generalizzare, che sostengono che dalle ceneri di un amore infedele ne possa nascere uno più solido e forte.
Occorre la volontà reciproca di ricostruire il rapporto, di rinegoziare la relazione.
Sicuramente le relazioni amorose ai tempi dei social sono cambiate.
Ma qualunque siano le opinioni:
In entrambi i casi resta l'amore verso i figli che non cambia perché fondato su valori diversi ed imprescindibili.
Le motivazioni dell'amore filiale restano invariate, senza cambiamenti e senza essere attaccati da diversi costumi.
Il figlio, la figlia, rimangono sempre gli stessi, indipendentemente da eventuali nuovi eventi: il rapporto rimane immutato!
Mi chiedo allora perché sempre più spesso vedo separati mariti, che con le nuove compagne svolgono una vita appagante, con rapporti filiali quasi formali; viaggiano in terre lontane, limitandosi a sterili messaggi di video chiamate, dolorosissime per i figli a casa.
Non hanno anche loro il diritto di vacanze con il padre, dal momento che la madre è sempre con loro e di avere con lui un rapporto più intimo ed affettuoso?
Ai tempi dei social quindi, non sono cambiati solo le relazioni amorose ma anche l'amore verso i figli, che qualunque sia l'opinione circa l'unione, rimangono fortemente danneggiati da comportamenti di triste amnesia paterna.
Gli effetti modificativi si riversano solo sui figli, che ricevono cosi un amore irrimediabilmente affievolito.
Orfani di fatto di padri, non perché non ci sono, ma perché non riescono ad essere educatori: si toglie l'infanzia ai bambini con un'imprevedibile crescita.
Esiste un vuoto.
Maria Assunta Carmosino
Fonte: Il Vescovado
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