Tu sei qui: Lettere alla redazione«Auditorium di Ravello in stato di abbandono e decadenza architettonica», la lettera al Sindaco
Inserito da (redazionelda), domenica 21 luglio 2019 15:41:32
Si pubblica lettera indirizzata al sindaco di Ravello Salvatore Di Martino a firma della dottoressa Romilda Saetta di Pistoia, assidua frequentatrice di Ravello, che denuncia la condizione in cui versa l'auditorium "Oscar Niemeyer".
Gentile sindaco,
ho appena lasciato Ravello, dopo una breve vacanza trascorsa nella vostra incantevole cittadina. Mi porto dentro non solo la nostalgia per i luoghi e le persone incrociate ma anche un' insanabile tristezza per lo stato di abbandono del pregevole Auditorium 'O. Niemeyer'.
Ho iniziato a frequentare Ravello, come ospite, nel 2008, interessata alle molteplici espressioni del Festival che, al tempo, era straordinariamente multidisciplinare (Musica, Letteratura, Arte).
Amo la vostra città non solo per le incomparabili bellezze naturali e paesaggistiche ma anche per la sua storia e per la sua cultura.
Ho dunque seguito ‘da vicino' il nascere dell'Auditorium ‘O. Niemeyer': un grande, raro dono che la città di Ravello ha ricevuto da uno degli architetti più creativi e famosi al mondo. Un gioiello di arte e di architettura contemporanea che ha aggiunto prestigio alla vostra città. Ho seguito importanti concerti, soprattutto i primi anni, nel bellissimo Auditorium (dall'eccezionale acustica) ed ammirato straordinarie mostre d'arte scultorea installate sul suo atrio/belvedere(come dimenticare le opere di I. Mitoraj, M. Paladino, D. Cragg, in perfetta armonia con l'arte dell'Auditorium e la bellezza del paesaggio sottostante?).
Ora l'Auditorium è in totale abbandono e decadenza architettonica, non più un valore aggiunto per Ravello, ma uno stigma di degrado.
Come è possibile tutto ciò? Chi ha consentito la ‘morte' di una tale opera d'arte, risorsa culturale ed economica per la città? L' Auditorium Niemeyer che ‘crolla' e che presto diventerà un rudere...
Un'offesa a Niemeyer, a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, all'Arte contemporanea, alla Bellezza ed in ultima istanza anche al decoro ed al buon senso.
Mi spiace, gentile sindaco, ma tale vergognoso ed inspiegabile abbandono appare in contrasto con quanto Ravello, come città della musica e delle Arti, vorrebbe esprimere al mondo.
Non basta avere il Festival o capolavori d'Arte Sacra (custoditi peraltro con mirabile cura ed amore dalla Chiesa locale) o le bellissime Villa Rufolo e Villa Cimbrone (frutto, ricordiamolo, di illuminati stranieri) per essere riconosciuti come città della Cultura. La Bellezza va curata in ogni sua parte..
La prego, gentile sindaco, di mettere fine a questo evidente scempio (è sotto gli occhi di tutti la rovinosa condizione dell'Auditorium). Perché mai tutto ciò? Davvero incomprensibile ad una normale intelligenza... Davvero una ferita alla comune coscienza...
Le condizioni attuali dell'Auditorium, con tutte le crepe sui muri, piccole e grandi (visibili ad occhio nudo), gli antiestetici rappezzi sul curvilineo tetto, il trascurato prato circostante, gli scadenti vasi con piante annesse lungo la rampa interna (un pugno nell'occhio rispetto all'architettura dell'edificio), sono sintomi preoccupanti di incuria e di una manutenzione che parrebbe inesistente...(mi riferisco pure agli ambienti circostanti, come l'originario bar e la terrazza, potenziali spazi culturali ed aggregativi). Come sarebbe bello vedere l'Auditorium nella sua originaria bellezza, fruibile e visitabile sempre, in estate ed in inverno(come accade per la Villa Rufolo), con la sua suggestiva piazza arricchita da nuove importanti installazioni d'arte, che ne esalterebbero il pregio architettonico!
La prego di leggere questo mio viscerale appello alla sua persona come segno di amore e di sollecitudine per la città che lei governa, non solo come triste sterile critica.
Confidando in un impegno suo e della sua amministrazione per un piano di recupero e di ristrutturazione di questa pregevole opera d'arte, la saluto cordialmente.
Ravello, 20 Luglio 2019
Romilda Saetta (Pistoia)
romilda.saetta@tin.it
Fonte: Il Vescovado
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