Ultimo aggiornamento 59 minuti fa S. Alfonso Maria de' Liguori

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Lettere alla redazioneLa Via Crucis appartiene a Ravello tutta

Lettere alla redazione

La Via Crucis appartiene a Ravello tutta

Inserito da (redazionelda), domenica 8 marzo 2015 23:11:46

Riceviamo e pubblichiamo lettera a firma di Ida Mansi relativamente all'annullamento dell'edizione 2'15 della Via Crucis, scelta che tanta delusione ha provocato a Ravello. Di seguito il testo.

___________________

Sono appena rientrata dalla Nigeria, dove periodicamente mi reco per missioni di volontariato, e sono quasi scioccata per la querelle che si è creata sulla manifestazione.

Il mio intervento è sollecitato anche dalle insistenti richieste di spiegazioni che mi sono state rivolte in qualità di sorella del "regista", con la speranza di conoscere da me le vere motivazioni.

Ho letto la lettera di Gianfranco Cioffi pubblicata il 4 marzo u.s. e condivido pienamente le sue riflessioni; la Via Crucis non è patrimonio de La Ribalta, la Via Crucis appartiene a Ravello tutta. La Ribalta doveva semplicemente esserne degna custode. Ho sempre ritenuto che la parte più bella di questa manifestazione è rappresentata dalla grande aggregazione sociale: piccoli e grandi.....competenti o meno...tutti insieme a collaborare. Sono una idealista e stento a credere che ci sia qualcuno che voglia boicottare l'evento. Non me ne voglia il Prof. Sorrentino se replico alla sua interpretazione. Non posso credere che ci sia qualcuno che influenzi il direttivo de La Ribalta. Se così fosse, parrebbe evidente che siamo difronte a persone non all'altezza del ruolo che ricoprono. E non me ne voglia la nuova generazione, sono giovani che ho visto crescere ai quali voglio bene; ma proprio per il bene che voglio loro, credo una riflessione sia opportuna. Niente si improvvisa, la gavetta ha sempre fatto bene, e come dice Gianfranco "il testimone si raccoglie, non si strappa". E vorrei ricordare loro la massima di Hegel: "Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione". E dov'è la loro passione? Decidono di dare alla Via Crucis una cadenza biennale perché impegnativa? Possibile, che non siano riusciti a racimolare 3-5.000 euro? E tutte le feste di quartiere che sono organizzate chiedendo contributi "porta a porta"? E vorrei anche ricordare i tempi in cui le manifestazioni de La Ribalta erano sostenute dal contributo popolare: nell'intervallo delle commedie si andava in giro con il "cappello" come i "questuanti", ma con l'orgoglio e la dignità di chi è conscio dell'alto ruolo sociale. A me personalmente era riservato il "posto di onore" in seconda fila perché ero "la contessa" (così amavano affettuosamente definirmi Armandino ed Enzo Del Pizzo) ed alla fine si avvicinavano per avere il biglietto da lire 100.000.

Cari giovani, sapete che vi ho sempre ammirato e supportato. Avete ricordato i venti anni della scomparsa di Franco, ma avete dimenticato il suo esempio. Forse molti non ricordano l'immensa fatica con cui Franco capeggiava 20-30 ragazzi (qualcuno di voi ne ha fatto parte) per distribuire e dare fuoco a centinaia di barattoli che amici ci regalavano. E la sera, ritrovavi Franco e la sua squadra neri e puzzolenti di petrolio......stanchi ma felici.

Non tutti i nostri giovani hanno avuto il piacere di vivere queste emozioni, allora chiedo ai veterani, a quelli che per un motivo o per un altro non hanno più un ruolo attivo nel sodalizio: rientrate nei ranghi, fate sentire la vostra voce, mettete a disposizione la vostra maggiore esperienza per contribuire a superare questo momento difficile.

E se qualcuno pensa che queste mie riflessioni siano dettate dal rapporto fraterno di Alfonso, dico loro che sono in grave errore. Conosco mio fratello ed apprezzo la sua competenza, la sua passione ed il suo spirito di abnegazione, ma a lui ricordo la massima di Martin Luther King : "Ciò che é dannoso nel mondo non sono gli uomini cattivi, ma il silenzio di quelli buoni."

Alfonso, ingoia l'ennesimo rospo, non mollare!

Ida

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 103824104

Lettere alla redazione

Lettere alla redazione

Ravello, il grido di un cittadino: «Così si educa alla paura, non al rispetto delle regole»

di Alfonso Mansi, professore di materie giuridiche in quiescenza La Costituzione Italiana sancisce la centralità della persona e l'obbligo, da parte dello stato, di rimuovere tutti quegli ostacoli, che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo degli individui...

Lettere alla redazione

Una società aperta, il principio di non violenza, il Nuovo Umanesimo

Di Giovanni Maria di Lieto, avvocato Una società clientelare è una società "chiusa". Bisognerebbe riscrivere gli articoli della Costituzione (artt. 1 e 3), secondo questo schema: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, ripudia e combatte ogni forma di clientela e di clientelismo....

Lettere alla redazione

Maiori Art Coast, Mario Ruggiero segnala: «Belle opere, ma i supporti sono un pericolo»

Il M.A.C. - Maiori Art Coast è un progetto culturale che punta a trasformare il lungomare di Maiori in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, grazie all’installazione di opere contemporanee che dialogano con il paesaggio costiero. Un’iniziativa meritevole, promossa dall’Amministrazione comunale...

Lettere alla redazione

«La spiaggia che non c’è più», lo sfogo di un cittadino di Maiori

Un tempo era un piccolo angolo di paradiso, incastonato tra il mare e la storia, con la torre saracena a vegliare dall'alto e un'accoglienza semplice e sincera che rendeva quella spiaggia dei maioresi qualcosa di più di un tratto di costa. Oggi, di quello spazio tanto caro ai cittadini di Maiori restano...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno