Tu sei qui: Lettere alla redazioneQuando un amico passa a “miglior vita” porta con sè una parte di te
Inserito da (redazionelda), giovedì 7 dicembre 2017 10:10:15
Franco Rubiconto non è più con noi.
E' sempre difficile ricordare una persona quando devi rispettare la sua essenzialità ed evitare fronzoli e comune retorica. Non posso, pero, far tacere il mio cuore che, complice la distanza, mi batte per esprimere sentimenti di affetto e calore umano, peraltro perno della nostra amicizia, per la triste dipartita.
Dietro le inevitabili lacrime c'è il sereno ricordo dei giorni vissuti nei banchi di scuola, nell'avventura calcistica che ci ha visto vincitori a Gubbio di un campionato italiano di calcio, della vita scout condivisa, nelle gioiose marachelle giovanili, nelle interminabili partite sulla spiaggia, nelle focose litigate e infine nelle cene goliardiche in estate al tuo ritorno a Minori.
A questo si deve aggiungere stima e ammirazione per quello che, ahimè in terra pavese, da professore prima e da preside poi hai saputo fare: una missione di vita a favore dell'educazione delle giovani generazioni convinto che le cose con l'impegno e la dedizione si possono cambiare.
Tanto mi scorre davanti agli occhi ma preferisco ricordare la tua tenacia, la forza delle tue idee, l'innato senso di giustizia che ha pervaso la tua vita e il coraggio che hai sempre avuto di lottare e combattere contro le iniquità e le sopraffazioni.
Di tanto i sono testimoni i tuoi ragazzi che nel tempo si sono avvicendati e che anche nel periodo della malattia ti hanno dato coraggio e serenità "restituendoti" non soldi e potere, come tu deploravi, ma ragioni di vita come tu avevi trasmesso.
Hai sempre lottato contro " la casta" per esaltare il giusto e contro chi tentava "di farti inciampare per ridurti alla ragione" hai opposto la via della legalità che ha sempre evidenziato la bontà del tuo operato.
I valori in cui credevi, acquisiti nella nostra amata costiera, sono stati il faro della tuo vita: hai dato tanto e il frutto della tua semina lo vedrai da lassù.
A Francesca, tua amata figlia, mi piace rammentare che " hai lasciato il mondo un po' migliore di come l'hai trovato" e che ti aspettavamo nel club dei sessantenni...ma hai preferito raggiungere i nostri amici che sono già lassù Leo, Berto, Loretto, Salvatore, Angelo, per ricominciare gli allenamenti in attesa del nostro arrivo. Ma ricordati: non urlare! Vuoi sempre vincere?
Con immutato e sincero affetto,
Antonio Pappalardo
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Fonte: Il Vescovado
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