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Lettere alla redazione

La denuncia dell'incuria per un patrimonio storico dimenticato

San Filippo Neri: l'abbandono del gioiello architettonico di Salerno

Massimo La Rocca, attento osservatore e studioso del patrimonio salernitano, racconta la triste vicenda della Chiesa di San Filippo Neri e del complesso dei Cappuccini, tra saccheggi, degrado e richieste inascoltate di tutela e restauro.

Inserito da (Admin), giovedì 31 ottobre 2024 15:49:48

Situata in Via Santa Maria della Consolazione, la cinquecentesca Chiesa dedicata a San Filippo Neri e il suo antico complesso conventuale rappresentano un inestimabile tesoro di Salerno, un tempo apprezzato dai viaggiatori del Grand Tour per la sua posizione panoramica. Tuttavia, come denuncia Massimo La Rocca in una dettagliata missiva inviata anche alla nostra redazione, questa storica struttura versa in uno stato di abbandono da decenni.

La Rocca riporta che le porte della chiesa sono state spesso trovate spalancate, permettendo atti vandalici e saccheggi. Lo stesso autore sottolinea di aver ricevuto diverse segnalazioni corredate da foto documentarie (come quelle allegate alla sua missiva), che testimoniano lo stato di degrado e la facilità con cui chiunque può accedere al luogo. Già nel 2014, La Rocca aveva inviato una lettera a decine di destinatari, tra cui mass media, autorità locali e il Ministero dei Beni Culturali, senza ottenere risultati concreti.

L'assenza di tutela del patrimonio storico a Salerno è un tema che l'autore descrive come endemico, portando come esempio altre chiese della città depauperate delle loro opere d'arte e ormai ridotte a gusci vuoti. "È inutile cambiare le serrature se poi i ladri riescono comunque a forzarle", scrive La Rocca, richiedendo misure più drastiche come la muratura degli accessi non sigillati.

Un punto centrale della lettera riguarda la necessità di coinvolgere attivamente i cittadini nella salvaguardia dei beni storici e l'importanza di una capillare videosorveglianza cittadina, che potrebbe dissuadere ulteriori intrusioni. La Rocca richiama anche l'attenzione della Soprintendenza dei Beni Culturali per un controllo più serrato e un ruolo proattivo nella tutela di questi monumenti, citando come esempi negativi il degrado del vecchio Convento dei Cappuccini e l'affresco settecentesco ormai sbiadito sulla facciata sud-est.

La sua denuncia non si limita alla descrizione delle problematiche, ma avanza anche proposte concrete, come il recupero del Bastione San Filippo Neri per farne un belvedere turistico, e l'uso della chiesa per eventi religiosi e cerimonie. La Rocca conclude con una critica alle autorità locali e nazionali, accusate di scarsa attenzione e di spendere fondi altrove, invece di investire nel recupero del patrimonio storico di Salerno.

La testimonianza appassionata e documentata di Massimo La Rocca, accompagnata da immagini eloquenti, è un monito che sottolinea l'urgenza di un intervento per evitare che uno dei gioielli della città continui a perdere il suo valore, se non addirittura a scomparire.

Foto e documenti: Massimo La Rocca.

Fonte: Occhi su Salerno

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