Tu sei qui: MondoSigiLe polpette di Carnevale
Inserito da (Admin), martedì 13 febbraio 2024 09:26:21
Un proverbio calabrese recita: «A purpetta gioia mia è na cosa ca ta ricria» (La polpetta, gioia mia, è una cosa che ti fa godere). In particolare, quelle che si preparano a Carnevale e hanno, tra gli ingredienti irrinunciabili, i pinoli e l'uvetta sultanina. Ho letto questa espressione indirizzata da un innamorato alla sua donna (o viceversa, più verosimile): «Sii la mia polpetta, io sarò il tuo ragù». Me ne approprio perché la trovo deliziosa, come lo sono le appetitose palline di carne macinata fritte nell'olio e poi messe a cuocere nel sugo di pomodoro.
Il procedimento è semplice. Si versa in una terrina la carne macinata (bovina o, preferibilmente, mista: bovina-suina) insieme alla mollica di pane raffermo precedentemente messa a spugnare e strizzata. Vi si aggiunge: parmigiano grattugiato; una buona manciata di pinoli e di uvetta sultanina (ammollata e strizzata); uova battute, prezzemolo sminuzzato, poco aglio tritato, sale e pepe q.b. Si mescola bene il tutto con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo. E, sempre con le mani, si formano delle sfere compatte, di media dimensione, che, passate nella farina, si mettono a rosolare in olio bollente.
La cottura verrà poi completata in corposo sugo di pomodoro.
(dal libro 'A cannarizia)
Foto Archivio S. Nastri
Fonte: Il Vescovado
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