Sandra Milo, pseudonimo di Salvatrice Elena Greco, è scomparsa all'età di 90 anni nella sua abitazione a Roma, circondata dall'affetto dei suoi cari. Sono stati loro a dare la triste notizia.

Nata a Tunisi l'11 marzo 1933, Sandrocchia (come l'aveva soprannominata Federico Fellini, di cui era musa) è stata un'icona del cinema italiano.

Esordì al cinema accanto ad Alberto Sordi in "Lo scapolo" (1955) di Antonio Pietrangeli. Successivamente ottenne la fama nazionale grazie alle sue interpretazioni in film quali "Il generale della Rovere" e "8 e ½" e "Giulietta degli spiriti" (per questi ultimi due vinse due Nastro d'Argento come Migliore Attrice Non Protagonista). L'incontro con Fellini fu cruciale per la sua maturazione artistica: tra i due nacque anche una relazione clandestina che durò ben 17 anni.

Ottenne successo anche in televisione, conducendo ari programmi. Entrò involontariamente nella storia della televisione italiana a causa di uno scherzo telefonico. Durante la trasmissione pomeridiana "L'amore è una cosa meravigliosa" su Rai 2, una telefonata anonima in diretta informò la presentatrice che suo figlio Ciro era ricoverato in ospedale in gravi condizioni a seguito di un incidente stradale. La notizia si rivelò falsa, ma le reazioni della Milo fu autentica. L'attrice non riuscì a trattenere le lacrime e scappò disperata dallo studio.

Oltre alla sua carriera cinematografica e televisiva, la Milo è stata nota anche per la sua vita affettiva, che ha spesso fatto parlare di sé, essendo stata simbolo femminista ed avendo avuto ben quattro mariti.

Tra i tanti riconoscimenti ricevuti nel corso della sua lunga carriera c'è anche il Premio letterario "Borgo Albori", a Vietri sul Mare, che le fu consegnato nella cittadina della Costiera Amalfitana nel lontano 2015.

foto: Rai Radio2