Il mondo del cinema piange l'improvvisa scomparsa di Gene Hackman. L'attore Premio Oscar è stato trovato senza vita, insieme alla moglie Betsy Arakawa e al loro cane, nella sua casa di Santa Fe. Aveva 95 anni.

Ancora sconosciute le cause del decesso. Per lo sceriffo della contea, sui corpi non c'erano segni evidenti che riportassero a un atto criminale.

Hackman ha iniziato la sua carriera negli anni '60, ma è stato il ruolo di Jimmy "Popeye" Doyle in "Il braccio violento della legge" (1971) a portarlo alla fama internazionale, guadagnandogli il suo primo Oscar come miglior attore protagonista. Questo successo è stato seguito da altre interpretazioni memorabili, come quella dell'investigatore Harry Caul in "La conversazione" (1974), diretto da Francis Ford Coppola.

Negli anni successivi, Hackman ha continuato a dimostrare la sua versatilità, passando con disinvoltura da thriller come "Mississippi Burning - Le radici dell'odio" (1988), dove ha interpretato un agente federale, a western come "Gli spietati"(1992), per il quale ha vinto il suo secondo Oscar come miglior attore non protagonista. Ha anche interpretato ruoli più leggeri, come in "Frankenstein Junior"(1974) e "I Tenenbaum" (2001), dimostrando una notevole capacità di adattamento e ironia.

Hackman è stato spesso associato a personaggi "cattivi" o controversi, come Lex Luthor nei film di Superman e il presidente degli Stati Uniti in "Potere assoluto" (1997). La sua ultima interpretazione è del 2004 nel film "Due candidati per una poltrona", mentre nel 2008 ha annunciato il suo ritiro dalle scene.

Dal 2022, fino alla sua scomparsa nel 2025, è stato l'attore vivente più anziano vincitore del Premio Oscar per la migliore interpretazione maschile, sia da protagonista che da non protagonista.