Per tutti quelli che l'hanno conosciuto, Fabio Amato era una persona speciale.

Trapiantato a Londra all'età di 14 anni, ha sempre avuto nel cuore la sua amata Ravello. Amore che ha coltivato e, nel tempo, ha trasmesso alla moglie Judith e ai figli Flavia e Massimo.

A Ravello tornava ogni anno, anche se, talvolta, solo per pochi giorni. Non mancava mai alla festa patronale, quest'anno è stato il primo San Pantaleone senza di Lui. Ma era fiducioso, sperava di tornaci quanto prima: appena avrebbe risolto i suoi problemi. E invece un destino crudele gli ha giocato un brutto scherzo, uno scherzo atroce, brutale, quasi improvviso: il 4 agosto l'ha strappato alla vita, alla famiglia, agli amici, ai conoscenti, lasciando tutti nello sgomento.

Amava trascorrere il proprio tempo con gli altri; in ogni occasione, sapeva trovare argomenti leggeri e simpatici, per rallegrare la compagnia.

I suoi amici di Ravello amano ricordarLo così: "Fabio ha arricchito le nostre vite con la sua ironia, la sua sagacia e dolcezza. Riusciva a dare leggerezza anche alle cose più profonde. Sapevatrovare sempre il meglio e il buono nelle persone. La distanza che ci divideva, il tempo che passava, non sono riusciti a scalfire il ricordo dei momenti trascorsi insieme, della sua allegria, dei suoi delicati insegnamenti. Tutto quello che abbiamo vissuto è custodito, gelosamente, nei nostri cuori. Niente e nessuno potrà mai portarcelo via".

Giovedì, 4 settembre 2025, alle ore 18,30, nella chiesa di San Francesco, a Ravello, Fabio sarà ricordato in una Messa di suffragio.

"D'ora in poi, carissimo Fabio - concludono i suoi amici - rivivrai in quei fiori che tanto amavi, nel suono inconfondibile della tua voce che riecheggia nelle nostre menti, nei tuoi sorrisi beffardi, quando ti divertivi a prenderti gioco del lato amaro della vita. Grazie di tutto!!!".