Tu sei qui: Notizie, LifestyleAzienda Consortile Cava-Costa d'Amalfi, Ornella Zito (CGIL): “Servono trasparenza e coinvolgimento dei cittadini”
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 20 giugno 2025 14:36:17
Un intervento schietto e carico di preoccupazioni quello di Ornella Zito, funzionaria della CGIL, che ha scelto di esprimere pubblicamente il proprio punto di vista sulla nascita dell'Azienda Speciale Consortile Cava de' Tirreni - Costa d'Amalfi (A.S.C.C.C.A.), la nuova struttura chiamata a gestire i servizi sociali sul territorio.
"Due parole sulla Azienda Speciale Consortile Cava de' Tirreni - Costa d'Amalfi (A.S.C.C.C.A.). Da cittadina voglio spenderle" - scrive Zito - "notoriamente non sono di destra, ma in questa storia destra o sinistra non c'entra".
Zito riconosce i meriti dell'Amministrazione cavese e dei dipendenti comunali per le opere realizzate, ma non nasconde le forti perplessità su ciò che sta emergendo: "È vero, il Comune ha portato a termine tante opere e bisogna renderne merito. Ma due dirigenti recentemente licenziati e uno autosospeso su cinque in organico... Mandati di pagamento milionari arrivati su conti correnti a loro insaputa, soldi finiti all'estero su conti off shore, anche in Romania, auto acquistate senza gara presso una concessionaria di un parente... Si è letto di tutto sui giornali".
Il timore di essere esclusi da decisioni fondamentali per la collettività è al centro della riflessione: "Tenere noi cittadini fuori da una decisione che ci riguarda totalmente è un'altra decisione che stiamo subendo".
Zito denuncia anche la grave situazione finanziaria del Comune: "C'è una voragine di bilancio che si sta cercando di colmare con un piano di riequilibrio, ma tutto a danno dei cittadini: tasse assurde, multe spesso immotivate, servizi inadeguati, uffici comunali vuoti".
E sul fronte dei servizi sociali, il quadro appare desolante: "Igiene pubblica carente, trasporti comunali all'osso, servizi sociali fuori dai LEA: a Cava ci sono appena 3 o 4 assistenti sociali part-time su una popolazione di circa 50.000 abitanti".
La domanda chiave, secondo Zito, è questa: "L'Azienda consortile serve davvero? Non bastava stabilizzare i rapporti di lavoro e assumere personale adeguato? Non bastava un bilancio attivo per anticipare le somme dei progetti finanziati?".
Poi la stoccata alla politica: "In campagna elettorale i servizi sociali diventano bacino di voti, con tanti soldi che girano dai fondi regionali, statali, europei. E allora... non è che l'Azienda si costituisce per spalmare i costi su altri Comuni, spendere allegramente e assumere chi si desidera? Due cose belle per la politica di destra e sinistra, con grandi fregature per i cittadini".
Infine, un riconoscimento a chi si è opposto: "La mia stima va a chi, in Consiglio comunale, ha votato contro. E mi auguro che si torni a parlare con i cittadini e per i cittadini, soprattutto quando le scelte riguardano la carne viva delle persone".
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Fonte: Il Vescovado
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