di Massimiliano D'Uva

È trascorsa esattamente una settimana da quando ho avuto il piacere, l'onore e il privilegio di partecipare alla festa della Natività di Maria, lunedì 8 settembre, presso il Santuario di Santa Maria del Bando ad Atrani, un luogo a me caro per motivi che, ancora oggi, non sono in grado di descrivere a parole.

Come spesso spiego, quando invito amici e conoscenti a visitare il sito che domina la piccola cittadina di Atrani, la sensazione di benessere che ricevo va ben oltre il movimento fisico necessario per raggiungere la chiesa, con i suoi 700 scalini che la separano dal centro abitato, e l'ascolto della parola di Dio durante la Santa Messa. Certo, contribuisce anche la dedizione dei volontari, quasi tutti ultrasettantenni, ai quali quest'anno si è affiancata una nutrita schiera di giovani: mantengono e curano la chiesa, il piazzale e le scale come un vero gioiello, una casa accogliente per il corpo e per lo spirito.

Senza divagare oltre, ascoltare la Messa a Santa Maria del Bando è sempre un'esperienza unica, fosse anche solo per la vicinanza al cielo. Ma le parole di don Christian, durante l'omelia sull'importanza della fiducia che San Giuseppe ebbe in Maria e sul progetto che il Signore aveva per colei che sarebbe stata la Madre di Gesù fin dalla nascita, mi hanno portato a riflettere sui rapporti che quotidianamente intrecciamo, siano essi di amore, di amicizia o professionali: la fiducia è tutto. Se in un rapporto manca, quel legame, semplicemente, cessa di esistere.

Illuminanti anche le parole finali che il parroco ha rivolto alla folta platea giunta al Santuario: «Qui si viene per pregare, con la mente e l'anima pronte ad accogliere la parola di Dio. Non è un luogo dove fare una scampagnata o un picnic!». A dire il vero, la precisazione di don Christian, pur doverosa e giusta, al Santuario di Santa Maria del Bando appare quasi superflua, vista l'affluenza di fedeli e devoti ogni volta che vi si celebra la Santa Messa.

Ad animare la celebrazione con i loro canti, i componenti della Corale Parrocchiale hanno contribuito a rendere ancora più solenne la funzione, insieme ai giovanissimi ministranti, guidati da Antonio D'Alessandro, che hanno assistito don Christian sull'altare esterno alla chiesetta.

Al termine della Messa, la piccola statua della Madonna del Bando è stata portata in processione dai giovani del nuovo gruppo dei Portatori, guidati da Carlo Desiderio, fino alla fine del piazzale, da dove si ammira una splendida veduta su Atrani.

Con un post sulla pagina ufficiale del Santuario, i volontari hanno ricordato che la Chiesa di Santa Maria del Bando è stata scelta come Chiesa Giubilare, ringraziando per la partecipazione il sindaco di Atrani, Michele Siravo, l'ex sindaco Luciano Laderchi De Rosa, accompagnato dall'inseparabile moglie, gli assessori e i consiglieri comunali.

Permettetemi di utilizzare le pagine de Il Vescovado per rendere merito a Giovanni Proto, instancabile coordinatore di tutti i volontari, vecchi e nuovi, del Santuario per quello che, almeno ai miei occhi, appare come un vero miracolo di devozione: con il vostro cuore e la vostra forza, la storia di Santa Maria del Bando continua ad alimentare la fede di tante persone, la mia compresa.

Semplicemente, grazie!