Carmine Adinolfi, consigliere comunale e provinciale di Forza Italia, riconferma il suo voto a Giovanni Baldi dell'Udc per le elezioni regionali. Ribadisce le sue critiche alla gestione politica provinciale e comunale ed invita i cavesi ad un voto che vada oltre i partiti. Dopo la bufera dei giorni scorsi, con molti "azzurri" contro Adinolfi per la sua dichiarazione di voto a Giovanni Baldi, lo stesso Adinolfi ha chiarito meglio la sua posizione: «Ho inteso dare vita ad un progetto politico, un cavese alla Regione, e scegliere il migliore: Giovanni Baldi può rappresentare Cava ed ha consensi nella città. Il mio non è un tradimento. L'assurdità della vicenda è che le accuse o le richieste di espulsione vengono da chi in questi anni ha continuamente violato le regole del partito». Adinolfi è duro soprattutto con coloro che decidono per i cavesi: «Noi non abbiamo dato alcuna delega a nessuno, eppure continuamente ci vengono imposti uomini nelle liste, nei Nuclei di Valutazione, nei Revisori dei Conti. Cava non deve essere terra di conquista per altri. Il "no" forte e deciso è rivolto a questi continui atti di prevaricazione». Una posizione che va raccogliendo sempre più consensi. «Questo progetto poteva anche essere studiato e concordato con chiarezza e con rispetto delle posizioni di tutti», afferma l'assessore Alfonso Laudato, che ha rinunciato alla propria candidatura. «Meglio tardi che mai», conclude Adinolfi.

Gli altri candidati cavesi

Oltre a Giovanni Baldi dell'Udc, altri 5 cavesi sono in corsa nelle prossime elezioni regionali. Per Forza Italia si è candidato Giovanni Campanile, già coordinatore cittadino. Il centrosinistra si presenta con 4 candidati: per i Democratici di Sinistra l'ex segretario cittadino Francesco Prisco, per Rifondazione Comunista il segretario metelliano Pasquale Lupi Milite, per "Governo Civico" (lista di Pasquale D'Acunzi) Enrico Bastolla, per la Margherita Franco Ragni.