Tu sei qui: PoliticaAmalfi, minoranze disertano Consiglio comunale
Inserito da (redazionelda), lunedì 30 gennaio 2017 22:07:52
AMALFI - Non hanno preso parte al consiglio comunale odierno (che tra gli altri argomenti vedeva l'approvazione del bilancio di previsione) i quattro consiglieri di minoranza Antonio De Luca, Pasquale Buonocore, Giovanni Torre e Bice Carbone, lasciando le discussioni e le relative approvazioni al solo gruppo di maggioranza.
«Questa decisione esprime il nostro forte dissenso verso una pratica che riduce la forma a sostanza, il confronto ad una vacua messa in scena di un finto dibattito democratico: riteniamo che sia giunto il momento di dover denunciare l'esigenza primaria di recuperare il senso e la centralità della Politica, sacrificata com'è sul palcoscenico dell'apparire» scrivono i quattro in una nota trasmessa a Palazzo San Benedetto.
«Essere forze di minoranza - spiegano - non ci esime dal sentire il peso di questa responsabilità e dal dovere di prospettare un modo alternativo e "giovane" di governo della comunità.
Nessun atto, quanto il Bilancio di previsione, esplicita in modo immediato e concreto l'idea di Città che si intende realizzare. E' il vero atto di governo della Comunità, sia del suo presente che del suo futuro più prossimo, sui cui contenuti tutte le forze attive del paese dovrebbero approfonditamente confrontarsi, dando vita ad un dialogo serio e consapevole.
Ed, invece, per l'ennesima volta, assistiamo a un mero passaggio burocratico svuotato di ogni contenuto e della sua tipica funzione: in definitiva alla ratifica meramente formale di un documento rivolto ad assicurare l'osservanza di parametri ragionieristici ma privo di ogni profilo programmatico. Infatti, il Bilancio di previsione è oggi presentato al Consiglio Comunale senza che vi sia stato alcun preliminare incontro con i gruppi di minoranza, chiamati invece solo a discutere di atti del tutto marginali quali il Regolamento di polizia rurale o di quello dei mercatini a chilometro zero.
Questo è ciò che va rimarcato e non di certo la sua anticipata approvazione celebrata con i toni roboanti e trionfalistici con i quali questa maggioranza tenta di affermarsi.
Amministrare un paese è cosa ben diversa dal rimirarsi allo specchio per offrire un' immagine di vanitosa invulnerabilità».
Fonte: Il Vescovado
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