Tu sei qui: PoliticaAmalfi: sequestro depuratore, PD accusa Sindaco: «Conseguenza a fine anticipata amministrazione Del Pizzo»
Inserito da (redazionelda), mercoledì 17 febbraio 2016 18:11:29
«I gravissimi fatti che stiamo vivendo nelle ultime ore in conseguenza del sequestro preventivo disposto dalla Magistratura relativamente all' impianto di depurazione nei Comuni di Amalfi e Praiano, hanno determinato, con enorme clamore mediatico, l'iscrizione nel registro degli indagati, fra Tecnici e Amministratori, anche dell'ex Sindaco dott. Alfonso Del Pizzo e dell'attuale Sindaco di Amalfi dott. Daniele Milano».
Lo scrive il circolo territoriale del Partito Democratico di Amalfi in un manifesto fatto affiggere sulle bacheche pubbliche cittadine.
«Tutto questo - si legge dal testo che per completezza d'informazione pubblichiamo integralmente - perchè il Progetto di Ammodernamento del depuratore, che costituiva una priorità politica della precedente Amministrazione Del Pizzo unitamente ad altre indispensabili opere pubbliche per la città di Amalfi, per cause alla stessa non imputabili, non fu realizzato per lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale nel dicembre del 2014, causata dalle scellerate dimissioni di alcuni Consiglieri Comunali capitanati proprio dall'attuale Sindaco dott. Milano, all'epoca assessore al Turismo ed alla Cultura.
Tale irresponsabile comportamento politico, che già all'epoca aveva messo in cattiva luce la nostra Città a livello nazionale e internazionale, comportò l'uscita di scena del dott. Del Pizzo con il contestuale blocco-rallentamento dell'azione amministrativa in corso, tra cui proprio l'iter per l'approvazione del progetto di ammodernamento del depuratore, relativamente al quale l'Amministrazione Del Pizzo aveva già ottenuto dalla Regione Campania l'assegnazione di un cospicuo finanziamento (Euro 7.000.000,00 circa).
In particolare, l'Amministrazione Del Pizzo si era attivata tempestivamente per adempiere alle relative procedure al fine di fruire del predetto finanziamento e, nel mese di novembre 2014, come risulta dagli atti, il suddetto progetto aveva superato la fase di gara d'appalto e la commissione esaminatrice aveva già esaminato quattro proposte progettuali delle sette pervenute.
Purtroppo, come già detto e ben noto ai cittadini di Amalfi, nel dicembre del 2014, le dimissioni degli Assessori Milano e Bottone e del Consigliere De Riso, oltre alla caduta dell'Amministrazione comportarono come ulteriore negativa conseguenza anche il fermo della procedura dell'aggiudica definitiva del progetto e il conseguente inizio dei lavori.
Quanto accaduto, infatti, ha ritardato ad oggi di circa 15 mesi gli adempimenti necessari per il prosieguo dei lavori. E' Inutile dire che, qualora l'Amministrazione Del Pizzo avesse regolarmente completato il suo mandato, il depuratore sarebbe stato realizzato e non ci sarebbe stato danno alcuno all'immagine della nostra Città e neanche l'intervento della Magistratura
In ordine a quanto sopra, il PD pone i seguenti quesiti ai Signori Amministratori dimissionari:
L'attuale Sindaco intervistato nel merito ha dichiarato "Per quanto mi riguarda sono tranquillo"!
La sua 'personale' tranquillità, Signor Sindaco, non corrisponde affatto a quella dell'intera collettività di Amalfi che, invece, è seriamente preoccupata per l'ennesima pubblicità negativa che guarda caso la vede sempre come protagonista!
Risulta essere più che comprensibile il tentativo di assoluzione nei suoi confronti da parte dei suoi sostenitori. Non deve sfuggire, però, che quanto accadde nel dicembre 2014 sta evidenziando proprio quelle spiacevoli conseguenze che le furono addebitate anche con un noto manifesto denominato "alto tradimento del mandato elettorale" e che, per aiutare la memoria, viene nuovamente pubblicato non per fare mera polemica ma, al contrario, per rimarcare ai cittadini che fare politica "è arte nobile, è impegno etico, è servizio alla collettività" e che non può e non deve "mai essere considerata una professione".
Il dott. Del Pizzo, in questa triste vicenda, al di là del processo penale che seguirà il suo corso e relativamente al quale il PD auspica una risoluzione positiva, è certamente una vittima, mentre altrettanto non può dirsi di Lei Signor Sindaco dott. Milano responsabile politico dei fatti.
Questo Circolo, interpretando il sentimento degli operatori economici, dei lavoratori del settore turistico e dei cittadini, invita, Lei Signor Sindaco ad attivarsi tempestivamente e senza ulteriore indugio per la definitiva realizzazione dell'impianto di depurazione, tenendo conto dell'imminente stagione estiva».
Fonte: Il Vescovado
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