Tu sei qui: PoliticaAsfaltro tra le torri di Villa Rufolo, 'Ravello Nostra' favorevole. Le precisazioni di Imperato
Inserito da (redazionelda), martedì 14 settembre 2021 08:57:48
Attraverso una nota trasmessa alla nostra redazione, il presidente dell'associazione Ravello Nostra, l'avvocato Paolo Imperato, interviene sulla questione asfalto tra le torri di Villa Rufolo. Ieri, dopo i lavori di stesura del nuovo manto bituminoso sulla caratteristica via pubblica del centro storico, il Vescovado aveva evidenziato come né la Soprintendenza di Salerno né la Ravello Nostra, da sempre a tutela del patrimonio storico artistico cittadino, fossero intervenute a evitare lo scempio nel cuore antico di Ravello.
Per Imperato, già sindaco di Ravello, si tratta di «un intervento di banale messa in sicurezza dello spazio laterale il muro perimetrale esterno di Villa Rufolo». Imperato, che scrive da legale rappresentante dell'associazione che preside, conferma di avallare la scelta dell'Amministrazione comunale. «Non intendo soffermarmi sulle possibili distorsioni strumentali cui l'articolo si presta, specie rispetto all'imminente confronto elettorale locale - scrive -. Mi limito a stigmatizzare come totalmente improprio il riferimento ad una presunta disattenzione dell'Associazione Ravello Nostra, se è vero che alcun rilievo giuridico-amministrativo ha concretamente frapposto la competente Soprintendenza».
L'ex sindaco sembra condividere la natura dell'intervento dell'Amministrazione comunale: «Ciò, devo arguire, in ragione del fatto che il piccolo tratto, oggetto dell'intervento manutentivo, non è evidentemente assoggettato al vincolo di tutela speciale, che, viceversa, grava sul Complesso di Villa Rufolo e su Piazza Duomo. Né è storicamente corretto ritenere che lo spazio in questione attraversi le antiche mura di Villa Rufolo, di certo non potendosi definire di fattura medioevale il muro perimetrale di delimitazione del viale d'ingresso. Si equivoca sulla presunta esclusiva destinazione pedonale dell'area, volutamente fingendo di ignorarne anche la necessaria sua adibizione a spazio di attraversamento per ragioni di servizio a favore dei mezzi tecnici del Ravello Festival, dei veicoli RSU, compresa la possibile presenza di mezzi di soccorso sanitario. È certo, peraltro, che il breve tratto presentasse disdicevoli buche, quanto mai pericolose per la sicurezza dei pedoni. Immagino che una maggiore disponibilità di risorse avrebbe sicuramente consentito una diversa e pur auspicata tipologia d'intervento. Ma da qui a gridare all'oscenità paesaggistica fa sinceramente sorridere».
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Fonte: Il Vescovado
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