Svolta nella Casa delle Libertà. Laudato, Napoli e Cannavacciuolo dettano le regole, mercoledì 28 le 4 delegazioni potrebbero indicare il candidato unico del centrodestra. Intanto, nel centrosinistra avanza, sostenuta da alcuni settori dell'opinione pubblica, la candidatura di Armando Lamberti, il rutelliano che ha dichiarato apertamente il suo dissenso per il metodo utilizzato per la candidatura di Gravagnuolo. Dunque, un fine anno con i botti. Il centrodestra potrebbe chiudere la vicenda tra Baldi e Messina. E' stato raggiunto un accordo, sancito da un documento controfirmato dalle 4 delegazioni, sulle regole che dovranno guidare il cammino della coalizione. Centralità dei partiti, alt alle liste civiche se non concordate dai partiti, rispetto concreto del ruolo dei gruppi consiliari, corretto rapporto tra partiti, Consiglio comunale e sindaco. «Mercoledì 28 verificheremo fino in fondo - dicono all'unisono Napoli, Cannavacciuolo e Laudato - la volontà delle delegazioni di arrivare ad una conclusione. Non escludiamo che sui candidati ci possa essere una votazione. E' un risultato importante, quello ottenuto». Ma in An e nella Democrazia Cristiana già vanno maturando maggiori consensi sul nome di Giovanni Baldi. Intanto, la ventilata candidatura di Armando Lamberti alla guida di un terzo Polo è prontamente smentita dall'interessato: «La mia storia politica, i miei comportamenti, mi collocano nel centrosinistra, anche se non ho accettato la candidatura Gravagnuolo per il metodo utilizzato per l'individuazione e per il mancato passaggio attraverso le primarie». Nel vulcano del centrosinistra, dunque, il magma rischia di fuoriuscire. Intanto, il segretario della Margherita, Francesco Ragni, precisa sul caso Barbuti e soci: «Come sezione locale siamo stati scavalcati. E' una decisione provinciale, ma non ci sottrarremo con gli amici ad un confronto forte, leale e responsabile».