Tu sei qui: PoliticaCimitero di Atrani, Vicesindaco Siravo replica a Vuilleumier: «Da 6 anni proviamo a risolvere, ma Ravello temporeggia!»
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 15 ottobre 2022 13:10:32
«Al sindaco di Ravello, che investe denaro pubblico per un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, vorrei ricordare che pur essendo in territorio esterno, il Cimitero è di proprietà di Atrani. Inoltre, il limite che abbiamo imposto è per la carenza di posti, ma il Cimitero resta aperto a tutti coloro che scelgono la cremazione».
Questa la dichiarazione rilasciata a "Il Vescovado" da Michele Siravo, vicesindaco del Comune di Atrani, in merito alla decisione del sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier di presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro le limitazioni deliberate dal Consiglio comunale di Atrani.
Vista l'emergenza di carenza di loculi cimiteriali, dopo 6 anni in cui non si è trovato l'accordo tra i due comuni della Costa d'Amalfi, Atrani - con la modifica dell'art. 55 del regolamento di polizia mortuaria - ha deciso di ridurre l'accesso dei residenti di Castiglione da 18 vie comunali a 6 vie comunali.
Ma per il Sindaco di Ravello, «l'atavico diritto al seppellimento nel cimitero di Atrani per tutti i residenti della frazione Castiglione, non può essere cancellato da un giorno all'altro».
E così, il Comune di Ravello ha formulato, in data 25 agosto, una bozza di accordo, proponendo:
• la revoca della delibera di consiglio comunale n. 19 del Comune di Atrani (che ha "contingentato" l'ingresso delle salme nel Cimitero di Atrani);
• il completamento di 36 loculi a spese del Comune di Atrani;
• il rinvio ad un successivo accordo del riparto delle spese di manutenzione e guardiania del cimitero di Atrani;
• la realizzazione congiunta di un progetto per realizzare campi di inumazione e nuovi loculi cimiteriali;
• l'attivazione di tutte le procedure per poter realizzare un nuovo campo di inumazione nel terreno, di fianco all'attuale cimitero, che il Comune di Atrani ha in proprietà.
«È dal 2016 che chiediamo al Comune di Ravello di compartecipare alle spese di manutenzione. Adesso il Sindaco ci chiede di affrontare le spese in un secondo momento, ma per noi non è più possibile rinviare. Anzi, è evidente che non è più possibile risolvere un problema a cui non si è trovata soluzione nei sei anni trascorsi a causa della condotta "temporeggiatrice" assunta dal Comune di Ravello», ha commentato il vicesindaco di Atrani.
Dal canto suo, il Comune di Atrani, in data 8 ottobre 2022, ha richiesto il certificato di destinazione urbanistica di un terreno di proprietà del Comune di Atrani, attiguo all'attuale cimitero e dove si spera di poter effettuare un campo di inumazione, ma - anche in questo caso - bisogna tenere conto della fascia di rispetto cimiteriale dei 200 metri, oltre che dei vincoli sussistenti sulle aree.
«Se io ho difficoltà a far entrare i cittadini di Atrani è un problema, ma Ravello ha già un cimitero di cui poter usufruire. Comunicare in pompa magna e a mezzo social una delibera di ricorso straordinario al Capo dello Stato, cercando di accusare e mettere in cattiva luce l'operato di un'altra Amministrazione è una grossa caduta di stile. Il tavolo delle trattative è quello istituzionale e noi restiamo sempre aperti al dialogo e al confronto con gli amici ravellesi per trovare la soluzione più adatta al problema», ha chiosato Siravo.
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Fonte: Il Vescovado
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