Tu sei qui: PoliticaDe Luca contro autonomia differenziata: «Penalizza il Sud», ma Zaia osserva che «nel 2019 era d'accordo»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 20 giugno 2024 13:59:40
«Una scelta grave che spacca l'Italia e penalizza il Sud drammaticamente. Se trasferiamo poteri per la sanità, oggi abbiamo un unico contratto, con l'autonomia aggiungeremo un integrativo: vuol dire che le regioni ricche potranno pagare molto di più i medici e ci sarà un'emigrazione dal Sud verso le regioni ricche. Così anche per la scuola. C'è il rischio che chi è ricco sarà più ricco, chi è povero sarà più povero. Autonomia e premierato mettono a rischio la democrazia nel nostro Paese».
A dichiararlo è il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo che la Camera ha dato il via libera alla riforma di Roberto Calderoli.
Ma il governatore del Veneto Luca Zaia, replica, tramite le pagine de "Il Tempo": «Trovo contraddittorio lamentarsi della medicina che dovrebbe curare. Non a caso è stato lo stesso Vincenzo De Luca nel 2019, ad aver chiesto l'Autonomia. È una pagina di storia non solo per la Lega, ma per l'Italia tutta, soprattutto per il Sud o meglio ancora per chi è vittima di disuguaglianze».
Il governatore ha partecipato alla manifestazione organizzata dal Pd e dalle opposizioni a Roma in piazza Santi Apostoli, ma non condivide la strada referendaria intrapresa da Cgil e Pd.«Referendum? Io mi auguro sempre che ci sia una discussione che tenga conto di due vincoli negativi. L'ideologizzazione del problema istituzionale e l'idea di tenere ferma la situazione così com'è». Per De Luca «se si attesta su questa posizione l'opposizione e la sinistra, non credo che sia una linea forte. Il sistema deve essere rinnovato, bisogna aumentare i livelli di efficienza, la capacità decisionale, i tempi di decisione. Ma questo non al prezzo della rottura costituzionale e dello svuotamento della democrazia nel nostro Paese. Quindi è necessario discutere di come ammodernare l'istituzione, crescere l'efficienza e i tempi di decisione, ma mantenendo fermi i valori fondamentali della democrazia».
A favore del referendum è invece Matteo Renzi, che dichiara: «Chiederò alle oltre duecentomila persone che hanno messo il mio nome sulla scheda elettorale di firmare il referendum abrogativo contro l'Autonomia differenziata. Un provvedimento che è una follia istituzionale».
Idem Calenda: «Azione è pronta a unirsi alla battaglia referendaria». E raccomanda: «Va considerato il quorum necessario, per evitare di fare regali alla maggioranza».
Fonte: Il Vescovado
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