Tu sei qui: PoliticaDepuratore Maiori, incontro in Provincia. Fiorillo: «Si farà nonostante becere speculazioni politiche»
Inserito da (redazionelda), mercoledì 11 febbraio 2015 11:15:51
(ANTEPRIMA) Buone notizie per il depuratore di Maiori: nella giornata di ieri si è tenuto un importante incontro in Provincia, snodo fondamentale per la realizzazione dell'opera. Presenti il sindaco Antonio Della Pietra e l'assessore ai lavori pubblici Valentino Fiorillo: i due hanno incontrato il dirigente Domenico Ranesi, responsabile alla Provincia per l'attuazione del progetto. L'incontro non era causale: è giunto a margine della sentenza del Consiglio di Stato che ha dato definitivamente ragione al Comune nella bagarre giudiziaria scaturita per via dell'individuazione del sito in località Costa d'Angolo.
«Un ricorso al TAR promosso da alcuni confinanti - scrive Valentino Fiorillo in una nota - con assurde motivazioni, aveva bloccato l'iter realizzativo che, ricordiamo, doveva concludersi entro il prossimo 31 dicembre pena la perdita del finanziamento. Oggi (venerdì scorso, ndr) il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del TAR riconoscendo la fondatezza dei motivi del Comune.
La provincia di Salerno - spiega Fiorillo - ente attuatore dei progetti, grazie all'impegno del nuovo Presidente e del dirigente Domenico Ranesi, in controtendenza con quanto fatto fino a qualche mese prima, ha preso immediatamente in carico il progetto; sono stati messi a disposizione del comune sia i tecnici che l'avvocatura per una revisione complessiva del progetto e del conseguente iter amministrativo per una rapida cantierizzazione dell'opera».
L'assessore, secondo alcuni rumors tra i papabili per succedere a Della Pietra nella guida della compagine amministrativa alle prossime elezioni, ne ha anche per le opposizioni: «Il Comune di Maiori ha profuso uno sforzo enorme per realizzare il progetto definitivo e superare tutte le verifiche degli enti preposti nonostante l'ostruzionismo delle minorenze consiliari che hanno votato contro o abbandonato pretestuosamente l'aula».
Secondo la giunta, dunque, l'opera non è più in pericolo: «Chi sperava in uno slittamento dei tempi che avrebbe portato all'ennesima perdita di finanziamenti europei rimarrà deluso in quanto i termini per la realizzazione della struttura sono stati prorogati. Altrettanto delusi saranno quanti pensavano che l'acquisizione delle aree non sarebbe stata possibile per mancanza di fondi i quali sono già a disposizione della Provincia di Salerno. Delusi saranno quelli che, per becera speculazione politica, hanno remato contro quella che rappresenta un'opera epocale, indispensabile per lo sviluppo del nostro territorio».
Per quanto riguarda i pericoli ed i problemi che l'opera potrebbe avere, Fiorillo sottolinea che è «preteso che il depuratore fosse assolutamente isolato e che nessun nocumento fosse prodotto per i residenti dell'area. Gli interessi della collettività - aggiunge - hanno vinto contro quanti, per misera speculazione politica, pur di andare contro l'amministrazione comunale, hanno cercato di far naufragare un progetto di fondamentale importanza per il futuro del nostro paese; probabilmente gli stessi figuri li ritroveremo nella prossima campagna elettorale a parlarci del futuro di Maiori dopo che lo stesso futuro hanno cercato con tutti i mezzi di compromettere irrimediabilmente».
Al di là della soddisfazione di Fiorillo, va però sottolineato che l'opera si realizzerà perché immessa nella nuova programmazione dei Fondi Europei che va fino al 2020. In poche parole, i soldi stanziati in precedenza torneranno indietro, come gran parte delle risorse che provengono da Bruxelles in Italia e in particolare al Sud. Indipendentemente dalla posizione che si vuole assumere sulla vicenda - non importa se fare il depuratore sia giusto oppure no nell'ambito di questo ragionamento - appare evidente come la burocrazia, ancora una volta, soffoca la possibilità di utilizzare soldi che servirebbero per lo sviluppo del territorio. Quello dell'incapacità di spendere i Fondi Europei è un problema nazionale che ci costa svariati miliardi di euro in termini di ricchezza: l'arretratezza infrastrutturale del Meridione passa anche dalla cattiva gestione delle risorse economiche.
Fonte: Il Vescovado
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