Tu sei qui: PoliticaEditoria: L’Espresso cede ‘La Città’ di Salerno, Andrea Manzi torna direttore
Inserito da (Redazione), martedì 1 novembre 2016 11:29:57
Il gruppo editoriale "L'Espresso" lascia la proprietà del quotidiano "La Città", il primo giornale della provincia di Salerno, che da oggi passa sotto il controllo della società "Edizioni salernitane srl". La vendita, già ufficializzata nelle settimane scorse, si è resa necessaria per garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla legge, nella prospettiva della futura integrazione del Gruppo Espresso con la società Itedi che controlla La Stampa e Il Secolo XIX.
Il nuovo direttore sarà Andrea Manzi, fondatore del quotidiano "La Citta" nel 1996 che ha diretto fino al novembre del 2002. Oggi l'insediamento, domani l'uscita del primo numero della nuova direzione.
Manzi succede a Stefano Tamburini.
60 anni, originario di Mercato San Severino, giornalista professionista da 40, intellettuale e scrittore, Andrea Manzi, firma autorevole del giornalismo salernitano, vanta una brillante carriera: giovanissimo, a soli 23 anni, è stato caporedattore de "Il Mattino". Dopo l'esperienza a "La Città" è stato caporedattore all'informazione e vicedirettore vicario del "Roma". Uomo di grande cultura e profonda sensibilità è stato per anni docente di giornalismo presso l'Università degli Studi di Salerno, contribuendo alla formazione di giovani giornalisti che ne riconoscono le qualità. Già direttore scientifico del corso universitario di Alta formazione in Geogiornalismo dell'Università suor Orsola Benincasa di Napoli, ha continuato a collaborare a quotidiani e settimanali nazionali, scrive per il teatro ed è autore di saggi ed opere narrative e poetiche.
Presiede l'Associazione "Ultimi" per la lotta alle mafie e per la legalità, fondata nel 2011 dall'ex parroco di Scampia Don Aniello Manganiello. Nel 2014 è stato assessore alla Legalità del Comune di Nocera Superiore. Negli ultimi anni ha ricoperto prestigiosi incarichi di tipo manageriale: tra i più rilevanti quelli di segretario generale della Fondazione Ravello e della Fondazione Alario.
Con Ravello un rapporto speciale. Nei due anni da segretario generale della Fondazione Ravello, che organizza il festival, i primi segnali di crescita della kermesse dal profilo dei numeri e degli incassi grazie alle presidenze Cerchiai-Brunetta. Nonostante i lusinghieri risultati, Manzi dovette lasciare Ravello. Al suo posto Secondo Amalfitano che dopo un anno querelò Manzi per diffamazione (con De Masi) per alcune dichiarazioni rese al programma televisivo d'inchiesta di Rai Tre "Report". Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno emise decreto di archiviazione, non ritenendo di procedere in giudizio. (clicca qui per approfondire).
Sicuri che col suo stile il direttore Manzi consentirà a La Città di continuare a rappresentare una voce informativa e critica fondamentale per il territorio e per il suo sviluppo ulteriore, il direttore e la redazione de Il Vescovado, orgogliosi dei sentimenti d'affetto e stima reciproci, nonchè memori dello straordinario contributo culturale garantito a Ravello, gli rivolgono i più sinceri auguri di un proficuo lavoro.
Fonte: Il Portico
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