Tu sei qui: PoliticaEmpasse lavori condotta sottomarina Vietri, rup Cavaliere rassicura Civale: «Il progetto è ben studiato»
Inserito da (ranews), sabato 23 giugno 2018 16:16:14
Sta tenendo banco a Vietri sul Mare la vicenda dell'empasse dei lavori di realizzazione dell'impianto di depurazione del Comune di Cetara che entro il mese di maggio scorso doveva essere allacciato, attraverso una condotta sottomarina, all'impianto di sollevamento di Vietri sul Mare per poi convogliare le acque reflue di entrambi i comuni all'impianto di depurazione di Salerno e risolvere in maniera definitiva il problema dell'inquinamento marino.
Lo scorso martedì 19 giugno si è tenuto, a Vietri sul Mare, il dibattito pubblico organizzato dal Comitato vietrese per la difesa dei Beni Comuni in merito al progetto che prevede la realizzazione della condotta fognaria sottomarina. Presenti all'incontro l'architetto Angelo Cavaliere, dirigente del settore ambiente ed urbanistica della Provincia di Salerno, nonché responsabile unico del procedimento del Grande progetto di "Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali nel salernitano", e l'ingegnere Giuseppe Vitagliano, direttore Generale dell'Ausino Spa, i quali hanno illustrato una serie di aspetti tecnici e burocratici della vicenda.
Attualmente i lavori sono fermi perché mancano le autorizzazioni del Comune di Vietri. Il 23 marzo scorso, il sindaco facente funzioni Marcello Civale, che con Ordinanza sindacale n.17 dell'8 giugno scorso ha revocato il divieto temporaneo di balneazione del secondo tratto di Marina di Vietri sul Mare dato che «l'ARPAC di Salerno ha effettuato ulteriori prelievi e tutti i campionamenti hanno dato esiti favorevoli», ha infatti diffidato gli organi coinvolti nel progetto e chiesto l'accesso agli atti progettuali, puntualizzando che il Comune di Vietri «non è mai stato informato, atto dovuto, dell'iniziativa del Comune di Cetara e del progetto afferente i lavori», né ha «mai autorizzato l'allacciamento della rete fognaria di Cetara al proprio impianto». Cosa che è stata smentita, al dibattito del 19 giugno scorso, dall'architetto Angelo Cavaliere, che ha invece precisato che «il progetto è stato seguito dal Comune di Vietri in ogni fase della sua elaborazione».
Il motivo del diniego a proseguire i lavori è stato spiegato, qualche giorno prima del dibattito pubblico, dal segretario del Partito Democratico vietrese, l'avvocato Michele Benincasa: «Le perplessità attengono più semplicemente al progetto specifico in esecuzione e alle problematiche tecniche che potrebbe comportare l'impianto una volta a regime. Capita sovente, in particolare in occasione delle piogge o di ostruzioni, che l'impianto di sollevamento si blocchi, si attivi il troppo pieno e si scarichi comunque a mare. È verosimile ritenere che un carico ulteriori di reflui determinato dall'apporto di Cetara possa rendere regola questa eccezione: a tanto occorre, inoltre, aggiungere che nel periodo estivo Marina e Cetara aumentano di molto l'utenza. In caso di rottura della condotta dovuta ad eventi imprevedibili come mareggiate, ma anche le ancore delle imbarcazioni e le reti da pesca, chi interviene, chi paga?».
Ma Cavaliere ha smontato le sue perplessità con dichiarazioni decise: «Devo confessare di essere stato contrario alla realizzazione della condotta. Sono stato investito dell'opera a progettazione effettuata. Non ci credevo. L'ho studiata, è perfetta. Onde evitare qualsiasi problema abbiamo pensato ad una condotta zavorrata e posta al di sotto del fondale in modo da non risentire di nulla. A Cetara, attraverso una sonda che ha scavato il fondale ad otto metri di profondità, è previsto il primo pezzo di condotta. Abbiamo installato un sistema di controllo per i litri in partenza e arrivo per i liquami pretrattati in modo da evitare piene e tracimazioni. In caso di guasto alla condotta - caso remotissimo - abbiamo il blocco dell'impianto».
«L'Amministrazione Comunale di Vietri - ha commentato Nicola Campanile, già presidente dell'Ente Ceramica Vietrese - ha sprecato una buona occasione per evitarsi una figuraccia. È talmente prezioso il progetto Regionale, finanziato con i Fondi Europei, che non può essere lasciato alla improvvisazione dilettantistica e al pacchiano propagandismo circense di chi amministra Vietri. Questa triste vicenda lascia intravedere piuttosto che dietro alla realizzazione del Progetto in argomento ci siano solo tignosi e rozzi atteggiamenti di mancato protagonismo da parte di qualcuno. Plaudo alla iniziativa del Comitato Vietrese Per la Difesa dei Beni Comuni che ha saputo ristabilire la concretezza della verità sull'argomento. Piuttosto si pretenda e si insista anche per la realizzazione del Progetto in essere di risanamento dell'inquinatissimo fiume Bonea in provenienza da Cava de' Tirreni».
Fonte: Il Portico
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