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Dal tavolo tecnico di stamani

Frana Amalfi, ci vorranno almeno tre mesi e 4 milioni di euro per ritorno alla normalità. Si lavorerà anche di notte

Inserito da (redazionelda), sabato 6 febbraio 2021 13:41:58

Come ampiamente annunciato, si è svolta qiesta mattina, presso il palazzo del Genio Civile di Salerno, la riunione operativa convocata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca per la valutazione reale dei danni provocati dal grosso movimento franoso di martedì scorso ad Amalfi e la previsione degli interventi di ricostruzione e definitiva messa in sicurezza dell'area a rischio.

 

Al tavolo col governatore, il sindaco di Amalfi Daniele Milano (insieme al tecnico comunale, l'ingegner Pietro Fico e il consulente tecnico comunale, l'ingegnere Michele Brigante), il consigliere regionale e presidente della IV Commissione (Urbanistica, Trasporti e Lavori Pubblici), Luca Cascone, il direttore generale della Protezione civile della Regione Campania, Italo Giulivo, il direttore generale di ACaMIR, Giuseppe Grimaldi, il dirigente tecnico dell'Autorità di Bacino Destra Sele, il geologo Gennaro Capasso, il dirigete del Genio Militare e al responsabile della Struttura Territoriale Anas, Nicola Montesano.

 

Proprio l'Anas, che dopo aver effettuato tutte le verifiche tecniche, ha già sviluppato un progetto esecutivo di ricostruzione del piano viario, è sicura di poterlo ripristinare entro novanta giorni.

Nel dettaglio, durante l'incontro, Montesanto ha fatto presente che - oltre ad essersi attivata nell'immediato con uomini e mezzi per lo sgombero del materiale franato sul piano viabile - ha già avviato la progettazione di un intervento finalizzato al ripristino della viabilità interrotta lungo il chilometro 29.800 dell'Amalfitana; in particolare, allo stato attuale, il personale tecnico ha allo studio una soluzione operativa che permetta di comprimere al massimo i tempi di esecuzione delle opere e di garantire, quindi, il ripristino delle opere insicurezza, in un tempo stabilito.

L'intervento in progettazione riguarda, principalmente, la costruzione di una struttura costituita da elementi in calcestruzzo armato verticali, opportunamente ancorati secondo l'attuale configurazione del suolo, fino ad arrivare alla quota strada ove verrà realizzata la struttura orizzontale costituita da un impalcato in struttura metallica, finalizzati a sostituire il corpo stradale coinvolto nella frana; per la realizzazione di tali lavori Anas ha già reperito i finanziamenti - per un importo complessivo di circa un milione di euro - nell'ambito delle proprie risorse economiche.

Anas ha già eseguito alcuni rilievi nelle aree accessibili in condizioni di sicurezza. Successivamente - a seguito dell'ultimazione delle preliminari attività di disgaggio e messa in sicurezza del versante che incombe sulla statale, a carico degli Enti competenti - ottenute le autorizzazioni di rito, Anas potrà dare concreto avvio ai lavori.

Le attività saranno eseguite da un'impresa già individuata mediante ad un esistente Accordo Quadro, senza bisogno quindi di dover espletare specifica gara d'appalto, con evidenti vantaggi per la tempistica d'intervento.

Successivamente alla riattivazione della circolazione, obiettivo principale per Anas, l'Azienda procederà anche al ripristino del sistema d'archi preesistente.

 

Si stimano due mesi e mezzo, al massimo tre, di lavori e un investimento di oltre 4 milioni di euro, tra la realizzazione della nuova strada e messa in sicurezza della frazione alta di San Biagio, con il ripristino dei sottoservizi e della strada interpoderale che consentiva ai cittadini di accedere alle proprie case.

Tre milioni saranno, dunque, necessari per la sola messa insicurezza della rupe.

L'obiettivo della Regione è quello di far scattare interventi immediati per il ripristino della circolazione e la messa in sicurezza dei costoni interessati. Non bisognerà perdere ulteriore tempo: si immaginano lavori no-stop, su tre turni giornalieri, anche nelle ore notturne.

Il governatore De Luca ha garantito che la Regione metterà a disposizione tutti i fondi necessari per la messa in sicurezza dell'area che ovviamente non può rimanere nelle attuali condizioni, in considerazione del grave disagio venutosi a creare. La Regione sarà impegnata in una verifica nei prossimi giorni anche sugli altri interventi di messa in sicurezza che dovranno essere realizzati e sui progetti infrastrutturali già programmati e finanziati e che riguardano questo tratto di Costiera.

 

«È andata molto bene - dice soddisfatto al Vescovado il sindaco Daniele Milano -. Il Governatore si è mostrato molto risoluto nel voler salvare la stagione turistica, garantendo la disponibilità della Regione a sostenere costi totali. Il comune non perderà un solo minuto: ci siamo attivati per sviluppare un cronoprogramma che credo sarà pronto tra una settimana. Bisognerà agire in regime di emergenza e fare presto. Con la Costiera tagliata in due è impossibile gestire l'emergenza sanitaria, con le difficoltà a raggiungere, in caso di urgenze, presidi medici e ospedalieri».

Scartata l'ipotesi del ponte "Bailey" per consentire il transito veicolare durante lo svolgimento dei lavori. «Interventi provvisori - ha spiegato Milano - rischiererebbero di impedire le lavorazioni sottostanti rallentando il regolare svolgimento dei lavori».

 

 

«Più che un Commissario, in questo momento serve la dichiarazione dello stato di emergenza che consente le velocizzazioni nelle procedure necessarie e doverose per avviare speditamente i lavori.

Condividiamo appieno l'angoscia e i timori del Sindaco Milano per tutti i risvolti della situazione, non solo in termini di disagio per la mobilità della popolazione costiera, ma anche di preoccupante difficoltà a raggiungere celermente, specie in caso di urgenze, presidi medici e ospedalieri. Dobbiamo fare tutto il necessario per risolvere il prima possibile. Forza Amalfi!» ha dichiarato Cascone.

Fonte: Il Vescovado

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