Tu sei qui: PoliticaGaldi lascia Baldi: "Troppi tentennamenti"
Inserito da (admin), martedì 27 settembre 2005 00:00:00
Sciolto il matrimonio Baldi-Galdi. "Progetto Cava" considera azzerata la candidatura a sindaco del leader dell'Udc e lancia un forte appello a cattolici, moderati, riformisti ed ambientalisti. Dunque, si scioglie come neve al sole l'accordo di luglio. Sotto accusa la continua titubanza di Giovanni Baldi rispetto al progetto politico. «Ci siamo trovati spesso - afferma il portavoce del movimento, Marco Palladino - di fronte a contrastanti notizie, mai smentite, anzi confermate da un'azione politica non incisiva. Cava ha bisogno di un sindaco determinato e capace di rappresentare adeguatamente le aspirazioni dei cavesi. Ed è tanto più necessario nel momento in cui il centrosinistra ha puntato su di un candidato (Gravagnuolo) che certamente non consente all'elettorato moderato, cattolico, riformista ed ambientalista della città di riconoscersi». L'obiettivo del gruppo dirigente di "Progetto Cava", sia Marco Galdi che Marco Palladino se ne sono fatti interpreti, è di scongiurare ogni «Salernocentrismo che la candidatura Gravagnuolo comporta» e lavorare per un rilancio del ruolo e dell'autonomia di Cava nel contesto provinciale. No ad una colonia di De Luca. «Il ruolo di cerniera affidato a Cava tra l'Agro nocerino e Salerno - afferma Marco Galdi - è un danno, la città metelliana ne rimarrebbe schiacciata. Cava, invece, deve essere un centro di servizi». La decisione di giubilare Giovanni Baldi è stata unanime: «Il nostro sforzo politico programmatico non poteva affidarsi ad candidato sindaco "tentenna". La posta in palio esige determinazione, apertura e, soprattutto, rinuncia a qualsiasi protagonismo. Avevamo ipotizzato e messo a punto una serie di regole che sono state interpretate, erroneamente, come una gabbia per l'autonomia. Esse, invece, erano parte integrante di un codice di etica politica che deve accompagnare chi è impegnato in politica». Ma Galdi insiste sulla necessità di contrastare il progetto del centrosinistra affidandosi all'anima vera della città, quella moderata, cattolica, riformista ed ambientalista. «E l'appello a tutti è pressante. La vera novità politica delle amministrative del 2006 è costituito dal ritorno dello spirito vero della città». Un invito alla città ed alle sue figure più rappresentative. «Lo stesso Giovanni Baldi potrà farne parte, purché metta da parte ogni tentazione di protagonismo». La mossa di Galdi spiazza tutti ed avvia nuovi scenari nel panorama politico cavese. «L'operazione di "Progetto Cava" - afferma Eligio Canna, esponente dell'Udc - certamente creerà movimenti e sussulti sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Non si è soddisfatti né di Messina, né di Gravagnuolo. Una forza nuova, rispondente più al comune sentire del cavese, potrebbe rappresentare l'outsider nel groviglio politico». Galdi ha lanciato la sfida. Chi aveva immaginato un suo approccio a Gravagnuolo o una sua candidatura rimarrà deluso. «Stiamo lavorando per la città, insieme decideremo il poi».
Fonte: Il Portico
rank: 10035104
Presunti favoritismi sui fondi Pnrr per le agenzie formative, Aurelio Tommasetti promette battaglia. Il consigliere regionale della Campania della Lega esprime profonda preoccupazione in merito alla gestione dei finanziamenti destinati alle politiche attive del lavoro, a seguito di segnalazioni pervenute...
Siamo al 17 giugno e, nonostante l'inizio della stagione estiva, ad Atrani la spiaggia attrezzata non è ancora operativa. Un ritardo che ha generato legittime attese e domande da parte di residenti e visitatori, ma che trova spiegazione in un percorso amministrativo complesso e rigoroso. In un avviso...
"Proprio questa mattina Svimez ha lanciato l'ennesimo avvertimento al Governo Meloni, stimando che i 2/3 della crescita del Mezzogiorno dipendono dalla piena attuazione del PNRR. Il Piano rappresenta un'opportunità enorme per i territori meridionali ma rischia anche di diventare un boomerang se le risorse...
"Proprio ieri mattina Svimez ha lanciato l'ennesimo avvertimento al Governo Meloni, stimando che i 2/3 della crescita del Mezzogiorno dipendono dalla piena attuazione del PNRR. Il Piano rappresenta un'opportunità enorme per i territori meridionali ma rischia anche di diventare un boomerang se le risorse...