Tu sei qui: PoliticaGoverno, consigliere Galdi contro veto Mattarella: «Democrazia viene prima di tutto»
Inserito da (ranews), martedì 29 maggio 2018 15:29:07
Si parla tanto, in questi giorni, del veto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul ministro Paolo Savona. In particolare, si discute sulla costituzionalità o sull'incostituzionalità di questo provvedimento che ha gettato l'Italia in una nuova crisi di governo. Sull'argomento si esprime Marco Galdi, docente di Diritto Pubblico presso l'Università di Salerno, nonchè ex-sindaco e consigliere di minoranza del comune di Cava de' Tirreni. Di seguito il suo intervento:
"Il Re nomina e revoca i suoi Ministri". Così recitava l'art. 65 dello Statuto Albertino.
Ma settant'anni fa, il 1° gennaio del 1948, è entrata in vigore la nostra Costituzione.
Essa continua a conferire al Capo dello Stato elettivo un ruolo centrale nella formazione del Governo.
Per l'art. 92: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri".
La lettera della Costituzione lascia intendere oggi la necessità di un raccordo fra Presidente della Repubblica e Presidente del Consiglio nella scelta dei Ministri.
Tuttavia, la formula va interpretata nel contesto di una forma di governo parlamentare (e non più di "monarchia costituzionale"), nella quale l'indirizzo politico è definito prima dal Corpo elettorale e poi dalla maggioranza dei Parlamentari eletti, non certo dal Capo dello Stato (organo di garanzia).
Il rifiuto di nominare il Prof. Savona non si configura tanto come un veto posto ad una persona: si tratta di uno studioso di fama internazionale, sulla cui figura nessuno può sollevare obiezioni di sorta.
Questo rifiuto equivale ad una scelta di indirizzo politico, rispetto al modo in cui la nostra Nazione intende appartenere all'Unione Europea, alternativa a quella manifestata dal Corpo elettorale lo scorso 4 marzo e successivamente dai gruppi parlamentari che rappresentano la maggioranza nel Parlamento.
Tutto ciò, nella nostra forma di governo, è inammissibile.
Personalmente sono europeista convinto.
Ma il rispetto per la volontà degli elettori è democrazia.
E la democrazia viene prima di tutto.
Fonte: Il Portico
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