Tu sei qui: PoliticaGravagnuolo bacchetta Asl e Regione
Inserito da (admin), lunedì 8 ottobre 2007 00:00:00
«Non è stata una scelta geniale»: così Gravagnuolo bolla il documento delle segreterie politiche dello Sdi, dell'Udeur e di Rifondazione Comunista, che mostravano preoccupazioni sul futuro della coalizione dopo la sua scelta di candidarsi nel Pd. «Anzi, mostrano o fanno finta di non sapere che sono candidati sindaci, presidenti di Regione e di Provincia. Crediamo sia una mossa che viene da Napoli, sono tutti preoccupati che con noi avanza il nuovo». Così liquida la vicenda e nello stesso tempo incassa il consenso di tre consiglieri comunali, Enrico Polichetti (Udeur), Sabatino Sorrentino (Rifondazione Comunista) ed Antonio Palumbo (Sdi), che lamentano di non essere stati per nulla consultati nell'estensione del documento e di ritenere legittima la candidatura di Gravagnuolo.
Ma l'incontro elettorale con Salvatore Piccolo, candidato alla segreteria regionale con Veltroni, ieri mattina in un cinema Alambra particolarmente affollato, è stata l'occasione per Gravagnuolo di lanciare dure accuse alla gestione politica della Regione sui temi della sanità, dei fondi europei e dei rifiuti. Sul banco degli imputati, ancora una volta, il manager dell'Asl Sa 1, Giovanni Russo, e la sua gestione. «Continua a fare il politico piuttosto che il responsabile della sanità in un territorio particolarmente difficile. Siamo stanchi di vicende che non vanno nella direzione degli interessi delle comunità. Diciamo basta e da oggi accentueremo il controllo, iniziando dalla gestione dei concorsi da effettuare o effettuati».
È scatenato e non risparmia nessuno, Gravagnuolo. «La Regione ed il manager Russo hanno effettuato alcune nomine delicate, come il presidente dell'Azienda di Soggiorno ed il dirigente del Distretto sanitario. Non siamo stati per niente coinvolti, neanche sul piano della comunicazione. Eppure, sono due figure che devono misurarsi con i problemi di un territorio del quale noi siamo la realtà istituzionale più rappresentativa. È la logica di chi ritiene che tutto è possibile in spregio dei diritti degli altri». Particolarmente duro con la dirigente del Distretto, Grazia Gentile: «È candidata per il Pd ed in linea con Russo, che ho incontrato solo dopo un mese e dietro nostro invito, mentre con il presidente dell'Azienda di Soggiorno è stato avviato un rapporto di collaborazione chiaro ed intelligente». E chiude la convention chiedendosi dove sono quelle moralizzatrici della politica, tra l'altro candidate nel Pd, che di fronte alle violazioni delle regole tacciono: «Non hanno il coraggio di ribellarsi ai propri capibastoni, noi lo facciamo senza remore e con chiarezza». Una stoccata diretta, senza citarla, a Flora Calvanese.
Fonte: Il Portico
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