Tu sei qui: Politica"Gravagnuolo ed il Paese dei Balocchi"
Inserito da (admin), venerdì 26 marzo 2010 00:00:00
Il titolo del librettino di Gravagnuolo diffuso in questi giorni recita così: “La Città nuova”. Io la definirei, invece, “La Città dei balocchi”. Tra l’altro, mi chiedo come mai non è riuscito a portare uno solo dei punti elencati nel suo programma nei quasi quattro anni di amministrazione che ha avuto a disposizione? E perché ci dovrebbe riuscire nel prossimo quinquennio, visto che gli “attori” di questo film tragicomico sono sempre gli stessi?
Mi permetto di elencare solo alcuni esempi relativi alle grandi opere che il nostro ex-sindaco (e tale resterà) ha enunciato nel suo programma, fregiandosi della titolarità di tali progetti:
1. Completamento del sottovia veicolare. L’amministrazione Messina fu parte attiva in tale progetto sia per il recupero dei fondi che per la sua reale attuazione, mentre il dimissionario ex Sindaco di centro sinistra non è stato nemmeno capace di completare l’opera già iniziata; anzi, è stato “bravissimo” a far bloccare i lavori, commettendo degli abusi che la Sopraintendenza ha prontamente bloccato;
2. Nuovo deposito CSTP. Progetto dell’amministrazione Messina.
3. Recupero Villa Rende. Progetto dell’amministrazione Messina.
4. Mediateca. Progetto dell’amministrazione Messina.
5. Nuovo svincolo autostradale. Progetto dell’amministrazione Messina.
Devo, inoltre, constatare che l’unica iniziativa del candidato sindaco di centro sinistra è quella relativa all’ex Manifattura Tabacchi di viale Crispi, che nella città dei “Balocchi” di Gravagnuolo dovrebbe diventare un centro residenziale (nel bel mezzo della città) con oltre 300 appartamenti; ciò provocherebbe un notevole appesantimento del flusso veicolare (oltre 600 potrebbero essere le auto che affollerebbero il centro cittadino).
Veniamo al destino dell’ex Di Mauro. Nel programma di Gravagnuolo c’è solo un vago accenno. La riqualificazione dell’ex opificio Di Mauro è stato anche utilizzato come leva per il rilancio occupazionale da parte di Gravagnuolo, ma che ancora una volta, grazie all’incompetenza degli uomini da lui messi in campo, è stato un vero fallimento. Ancora oggi il progetto è bloccato per le note vicende ed è ben lungi dalla sua risoluzione.
E poi, la Chiesa di Sant’Alfonso di Via Filangieri! Gravagnuolo, per favore, lasci stare i Santi! Il progetto di ristrutturazione della chiesa di Sant’Alfonso è frutto solo ed esclusivamente dell’impegno e della tenacia del giovane parroco don Gioacchino Lanzillo e non certo dell’attività svolta dall’amministrazione Gravagnuolo.
Vorrei capire, inoltre, questa sua “amministrazione del fare” dov’è. Forse intendeva dire “fare” le cose progettate e cominciate da altri? Purtroppo per lui, ma sopratutto per noi tutti, non ci è riuscito! Tra l’altro questo slogan recentemente ha portato male al suo amico Villani! Certo è che, se mai dovesse essere sindaco Gravagnuolo, le sue grandi opere resteranno solo dei “rendering in 3D” belli solo da sfogliare nei librettini.
Posso, invece, agevolmente ritenere che l’impegno mio personale e quello dell’intera coalizione del prof. Marco Galdi sarà volto a portare a termine (cosa in cui non è riuscito Gravagnuolo) le grandi opere iniziate dall’amministrazione Messina.
Geom. Alfonso Carleo, Candidato alla Carica di Consigliere Comunale - “Il Popolo delle Libertà Berlusconi per Galdi”
Fonte: Il Portico
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