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Gravagnuolo: "Illegittimo il prossimo Consiglio"

Inserito da La Redazione (admin), giovedì 9 dicembre 2010 00:00:00

Convocato dal Presidente Antonio Barbuti il Consiglio comunale in sessione straordinaria in prima convocazione per venerdì 10 dicembre, con inizio alle ore 18.00 (e non più alle ore 16.00, come inizialmente fissato), ed in seconda convocazione per sabato 11 dicembre, con inizio alle ore 16.00.

Numerosi ed importanti gli argomenti all’ordine del giorno. Tra questi, l’integrazione dei criteri di acquisizione e demolizione di immobili residenziali, la dichiarazione di esistenza del preminente interesse pubblico per 9 immobili abusivi (siti 2 in via S. Martino, 1 in via Novelluzza, 1 in via G. Cinque, 1 in via Caselle Superiori, 1 in via C. Consalvo, 1 in via N. Salsano, 1 in via Casa Costa e 1 in località Pioppi), il rientro dello stato di liquidazione ed il nuovo Statuto della Metellia Servizi, i provvedimenti (acquisto/alienazione/liquidazione quote) relativi alla Se.T.A. S.p.A. ed il regolamento per l’armamento degli appartenenti alla Polizia Locale.

Una seduta, dunque, quella di domani pomeriggio del Consiglio comunale, che si preannuncia particolarmente delicata ed infuocata e che ha provocato forti polemiche prima ancora di avere inizio.

L’ex sindaco Luigi Gravagnuolo, infatti, consigliere comunale capogruppo di “Città Nuova, tramite una comunicazione inviata anche al sindaco Galdi ed al Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, ha diffidato il Presidente del Consiglio comunale, Antonio Barbuti, a procedere per gli atti deliberativi all’ordine del giorno della seduta del 10 dicembre, con particolare riferimento alle delibere di cui ai punti 4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-17-18-19-20, in quanto ogni atto assunto dal Consiglio su tali argomenti sarebbe palesemente illegittimo e nullo.

E ciò per la violazione dell’art. 33 del Regolamento per le Adunanze Consiliari, che recita: “Gli atti relativi agli argomenti da trattare sono depositati, per la consultazione, in Segreteria Comunale almeno 48 ore prima delle riunioni del Consiglio o almeno 24 ore nei casi di convocazioni d’urgenza, con esclusione dei giorni festivi, salvo che per le sessioni ordinarie, per le quali il deposito avviene tre giorni prima. I Consiglieri comunali hanno il diritto di prendere visione di precedenti delibere e degli atti preparatori, nonché di avere tutte le informazioni necessarie per l’espletamento del mandato”.

Diritto che sarebbe stato negato a Gravagnuolo, visto che «il Presidente del Consiglio Comunale il giorno 3 dicembre 2010 convocava il Consiglio Comunale in sessione straordinaria per il giorno 10 dicembre 2010 alle ore 16.00 con un nutrito odg su materie molto delicate, cui altri se ne sarebbero aggiunti con successive comunicazioni. Il sottoscritto consigliere comunale si recava presso l’ufficio di segreteria del CC alle ore 16.30 del giorno 7 dicembre 2010 allo scopo di prendere visione e di esaminare gli atti da discutersi nel CC già convocato per il 10 dicembre ’10. Alle ore 16.35 risultavano prive di contenuti le cartelle relative ai punti 1-2-3-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-17-18-19-20, mentre la cartella relativa al punto 4 era incompleta».

Ed oggi Luigi Gravagnuolo ha reiterato la sua diffida, sollecitando nuovamente il Prefetto ad intervenire tempestivamente per garantire il rispetto delle procedure nel Consiglio Comunale metelliano. Ecco uno stralcio della sua “diffida bis”:

«In seguito alla mia attestazione circa l’inesistenza o incompletezza degli atti alle ore 16.30 del giorno 7 dicembre u.s. e quindi dell’impossibilità da parte mia ad esercitare il diritto di cui al comma due dell’art. 33 del Regolamento per le Adunanze Consiliari vigente, ed alla successiva mia nota sopra ricordata, il Presidente del CC, nella giornata festiva di ieri 8 dicembre 2010, inopinatamente notificava ai consiglieri comunali che l’inizio della sessione consiliare sarebbe slittato alle ore 18.00 dello stesso giorno 10.12.2010. Evidente era l’intenzione di sostenere che alla stessa ora del 7.12.2010 gli atti erano a disposizione dei consiglieri.

Tale maldestro tentativo di riparare ad un palese errore procedurale - al quale può porsi rimedio solo riconvocando il Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 29 dello stesso Regolamento per le Adunanze Consiliari vigente - già di per sé risultava inaccettabile, in quanto tale comunicazione avveniva ex post. Come avrei potuto verificare la sussistenza delle condizioni di cui all’art.33 del regolamento alle ore 18.00 del 7.12 se venivo informato di ciò il giorno otto?

Tuttavia di buon grado stamane, alle ore 9.30, mi sono recato presso l’Ufficio del Segretario Comunale per verificare la presenza degli atti e per prenderne visione. Risultando assente dal lavoro la stessa Segretaria Comunale, mi sono recato presso l’Ufficio Giunta e Consiglio. Lì ho potuto constatare, alla presenza delle dipendenti dello stesso Ufficio, che ancora mancavano gli atti relativi alle delibere 6-7-8-9-10-11-12-13-14-17-18-20, cosa che non ho mancato di attestare con dichiarazione protocollata al n. 72884 in data odierna.

Vero è che dopo poco la dott.ssa Liliana Noviello, dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, mi comunicava con notevole animosità che la cartella relativa alla delibera 17 a suo avviso era completa già da martedì scorso. La cosa a me non risulta e comunque è ininfluente ai fini della regolarità della sessione consiliare rispetto a tutti gli altri punti all’odg.

Reiterando quindi la mia ferma determinazione ad adire gli organi della Giustizia Amministrativa, in caso di palesi forzature procedurali in dispregio ai diritti democratici dei Consiglieri Comunali, invito ancora l’Autorità Territoriale di Governo, nella persona del Sig. Prefetto dottor Sabatino Marchione, a voler vigilare sul rispetto del Regolamento vigente, impegnandomi a relazionare allo stesso sig. Prefetto sull’accaduto in CC nella seduta del 10.12.2010».

Fonte: Il Portico

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