Tu sei qui: PoliticaGrotta dello Smeraldo presto di proprietà della Regione Campania. Perchè non del Comune di Conca?
Inserito da (redazionelda), giovedì 23 maggio 2019 19:25:54
La suggestiva "Grotta dello Smeraldo" di Conca dei Marini è senza dubbio una delle maggiori attrattive turistiche della Costiera Amalfitana, Questo vero e proprio gioiello naturale, però, non è valorizzato al meglio, col suo attuale metodo di gestione non riesce a rispondere alle nuove esigenze turistiche. Di recente l'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Amalfi, proprietaria del complesso speleologico marino, ha pubblicato un avviso pubblico finalizzato all'acquisizione di manifestazioni di interesse di operatori economici da invitare alla procedura negoziata per l'affidamento in concessione del servizio di biglietteria della Grotta, dal 15 giugno al 31 dicembre 2019. Per quella data potrebbero davvero scomparire le Aziende di Soggiorno e Turismo della Campania con i relativi beni di pertinenza che dovrebbero passare nelle disponibilità della Regione Campania.
Con un'interrogazione che riporta la data di ieri, 22 maggio, il consigliere comunale di minoranza Alfonso Cavaliere (Lega), condivisa dal consigliere Raffaele Cavaliere (Fratelli d'Italia), ha chiesto al sindaco Gaetano Frate le ragioni per le quali il Comune di Conca dei Marini non abbia richiesto l'acquisizione della Grotta dello Smeraldo al patrimonio comunale. Un'iniziativa che in realtà era stata intrapresa nel 2008 dal Comune di Conca dei Marini (sindaco Luigi Criscuolo) con documento trasmesso al Settore Demanio del Comune di Conca dei Marini Soggiorno e Turismo di Amalfi (di cui Frate è stato direttore fino a pochissimi anni fa) per il "rilascio spontaneo della Grotta dello Smeraldo sita nel Comune di Conca dei Marini sine titulo".
Avverso quel provvedimento l'Azienda di Soggiorno e Turismo di Amalfi propose ricorso al TAR. Con sentenza del 23 settembre 2013, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno, dichiarò inammissibile il ricorso avverso il provvedimento di rilascio, pronunciatosi senza entrate nel merito di chi spettasse la grotta che, non essendovi stata alcuna statuizione, restò in possesso dell'Azienda.
In buona sostanza il consigliere Cavaliere contesta al sindaco Frate che dal 2013 alcuna azione è stata intrapresa al fine di riottenere il possesso del bene.
Inoltre Cavaliere chiede «Se, in merito alla fondatezza di una tale pretesa, ossia la riacquisizione Grotta dello Smeraldo al patrimonio dell'ente comunale sia mai stato acquisito un parere pro veritate da un avvocato altamente competente in materia». Inoltre «come intende giustificare, anche alla luce della sua posizione dirigenziale presso l'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Amalfi, l'inerzia del Comune di Conca dei Marini dinanzi ad una presumibile perdita economica così ingente».
«Entro la Grotta potrebbe passare alla Regione in virtù dello scioglimento delle aziende ed allora avanzeremo anche le nostre pretese» ci dice il sindaco Frate raggiunto telefonicamente «Già quatto-cinque anni fa abbiamo prodotto una delibera di Consiglio comunale con cui il Comune di candida alla gestione della Grotta».
Sulla manifestazione d'interesse circa l'affidamento della biglietteria spiega: «Sarà l'occasione per ottimizzare gli ingressi al sito, allungando anche la fascia orari (d'estete l'ultimo ingresso è alle 16 ndr). Una gestione esterna del servizio porterà di sicuro maggiori vantaggi. Da gennaio vorremo fare la nostra parte».
Fonte: Il Vescovado
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