Tu sei qui: PoliticaI Verdi vogliono un sindaco donna
Inserito da (admin), giovedì 19 maggio 2005 00:00:00
I Verdi, a sorpresa, lanciano la necessità di candidature femminili a sindaco della città, mentre quella di Gigino Gravagnuolo, avanzata dal direttivo sezionale diessino al tavolo del centrosinistra, è stata complessivamente ed ufficiosamente giudicata forte. Mancano ancora alcuni passaggi determinanti, formali ed ufficiali, come l'esame di altre eventuali candidature. Rifondazione Comunista insiste per le primarie, lo Sdi attende la convocazione del tavolo per lanciare una propria proposta. Dunque, la candidatura Gravagnuolo ha smosso le acque ed ha spinto i partiti a riflettere. I Verdi, attraverso il loro dirigente provinciale, Michele Ragosta, hanno avviato incontri a Cava ed in provincia con le donne, professioniste ed imprenditrici, sollecitandole ad indicare la propria disponibilità all'eventuale candidatura a sindaco. «Le amministrative del 2006 - afferma Ragosta - debbono caratterizzarsi proprio da questa novità: sindaci in rosa. Non ci sottrarremo a Cava, dal momento che la candidatura Gravagnuolo non ci appassiona, ad indicare un nostro nominativo nella rosa dei candidati da sottoporre ad eventuali primarie». Sulla stessa posizione il leader cavese, Enzo Passa, che auspica una scelta che rispecchi la volontà della città di un sindaco moderato e capace di coagulare le forze sane e democratiche. Lo Sdi, che in serata inaugura una nuova sede, ha apprezzato lo spessore culturale e politico della candidatura Gravagnuolo. «Prendiamo atto della decisione del direttivo diessino - dichiara il segretario Antonio Pisapia - che fa chiarezza con la candidatura unica anche di eventuali inciuci e veleni. Conosciamo l'affidabilità, la competenza e l'esperienza di Gravagnuolo, ma dovrà essere il tavolo del centrosinistra, sul quale avanzeremo una nostra proposta, a dare il giudizio finale. Le primarie saranno necessarie se i partiti non riusciranno a trovare l'accordo». Sulle primarie, invece, insistono gli uomini di Bertinotti. «È un atto democratico. Le vogliamo anche per evitare che altri, a livello provinciale, decidano per noi», incalza Pasquale Lupi Milite. E la Margherita? Importante la sua posizione. Per ora nulla è stato deciso. E mentre Ragni dà appuntamento alla convocazione del direttivo cittadino, Pierfederico De Filippis sottolinea il peso politico del candidato diessino: «Indubbiamente è un nome autorevole. Importante è arrivare alla scelta di una candidatura forte, alla redazione di un programma attento alle esigenze ed ai problemi della città, alla formazione di una squadra unita e fortemente motivata con i gruppi consiliari e con i partiti. Oggi occorre abbassare i toni delle polemiche e lavorare per la città».
Fonte: Il Portico
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