Tu sei qui: PoliticaIl Ccd cede, firmate le deleghe
Inserito da Il Salernitano (admin), mercoledì 11 dicembre 2002 00:00:00
Ha vinto la "ragion di Stato": i nuovi "peones" del Centro Cristiano Democratico cedono e firmano le nuove deleghe assessoriali, che penalizzano, e non poco, attraverso il ritiro delle deleghe allo Sport ed all'Urbanistica, gli esponenti del partito della vela. La firma si è avuta nella mattinata di ieri a Palazzo di Città, ma non sono mancati attimi di tensione tra il sindaco Messina (nella foto) ed i politici del Ccd. In un primo momento il Palazzo aveva tremato: si era temuta un'amplificazione della crisi, ma alla fine si è arrivati alla quadratura del cerchio. Ecco, dunque, nel dettaglio le deleghe assegnate: all'architetto Carmine Salsano va l'assessorato ai Rapporti con le Istituzioni ed alle Ricerche comunitarie; Bruno D'Elia sarà, invece, assessore al Turismo, allo Spettacolo ed alle Tradizioni popolari; all'avvocato Fabio Armenante (nella foto), infine, va la delicata delega di assessore alla Città Sicura. Il merito del ricompattamento delle anime della Casa delle Libertà va, ancora una volta, all'opera di intermediazione operata dal capo dello staff, Pasquale Petrillo, artefice materiale della vittoria di Messina e fondatore del gruppo "Confronto", mascherato, come sottolineato da più parti, nelle comode e protettive vesti di Forza Italia. Quella sancita nelle ultime ore sembra, comunque, una tregua armata. In particolare, anche sulla scia del neonato movimento dell'Udc, c'è aria di Democrazia Cristiana a Palazzo. Si vocifera, infatti, sulla costituzione di un grande fronte comune di centro per arginare la corazzata "Confronto". C'è perfino chi scommette su una durata brevissima del neo costituito "Messina bis". Un'ipotesi per ora astratta, ma paventata nelle parole di Silvio Mosca (nella foto), forzista ancora sull'Aventino: «Stiano attenti i nuovi assessori, i colpi di mano sono sempre dietro l'angolo». Parole dure, che Messina non dovrà far avverare, pena un'ennesima e lacerante crisi. Il Ccd, intanto, a livello provinciale, tramite il presidente Vincenzo Di Rosario, ha chiesto ai suoi rappresentanti metelliani un sacrificio in termini di deleghe perse, il tutto per il bene dell'unità del centrodestra. Arriverà la tanto sospirata "Pax Augustea", invocata a gran voce da Messina in campagna elettorale un anno e mezzo fa? La pace che si vive da ieri nell'Amministrazione comunale cavese per ora sembra tenere, ma è fondata più su una non belligeranza interna che sulle ben più solide basi della fedeltà politica al progetto di Alfredo Messina.
Fonte: Il Portico
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