Tu sei qui: PoliticaIl Pdl cavese "bacchetta" Fini
Inserito da (admin), lunedì 6 settembre 2010 00:00:00
Giuseppe Gianluca Cicco, Coordinatore del PDL di Cava de’ Tirreni, esprime alcune considerazioni circa il discorso tenuto ieri a Mirabello dall’on. Gianfranco Fini.
«Ho cominciato ad apprezzare Fini nel 1993, quando dimostrò il suo acume politico nella campagna elettorale che lo ha visto contrapposto a Rutelli per la carica di sindaco di Roma. Ne ho sempre ammirato l’intelligenza vivace, le grandi capacità dialettiche, la lealtà politica. A distanza di 17 anni, pur confermando l’immutata ammirazione per l’importante percorso compiuto dall’ex leader di AN, mi ritrovo oggi a commentare il suo definitivo allineamento al peggior modo di interpretare la politica in Italia. Nel suo discorso di ieri ha inserito tutto quanto di più scontato era possibile, spaziando su ogni tema sociale, politico ed economico che si poteva proporre, cavalcando temi sociali di grande attualità (come la situazione dei precari della scuola) al solo scopo di raccogliere consenso. Trovo che si sia contraddetto spesso, ad esempio quando ha constatato che la gente è oramai stanca di sentirsi sempre in campagna elettorale, salvo proporne ora lui stesso, di fatto, una nuova e del tutto inutile, in un momento storico in cui l’Italia aveva bisogno di un governo saldo che, non avendo in programma elezioni alle porte, poteva lavorare sodo alle riforme che si rendono necessarie su più fronti.
L’antiberlusconismo fine a se stesso ha portato già allo sfacelo varie compagini politiche: oggi leggo di improbabili alleanze tra Fini, Bindi, Di Pietro, Casini, Rutelli… Questo è, purtroppo, il modesto scenario politico attuale con il quale dobbiamo confrontarci. Fini sbaglia di grosso quando dice che il PDL è finito, mortificando di fatto i tanti militanti, giovani e meno giovani, molti dei quali hanno decretato il suo successo prima nell’MSI e poi in AN, che oggi operano nell’ambito del partito unico. E’ evidente che l’equazione Fini-PDL non regge, nel senso che non può essere una sola persona, per quanto un esponente di spicco, a decretare la fine di un partito che conta milioni di simpatizzanti ed attivisti. Sbaglia Fini se non si rende conto che forse è il suo tempo ad essere sulla via del tramonto, per cui gli è oggi indispensabile giocare al ruolo del martire per provare il tutto per tutto.
Generazione Italia, Futuro e Libertà, sono compagini di persone ovviamente rispettabili, ma ho impressione che siano in realtà costituite da individui che si sentono esclusi dalla “politica che conta”, tanto a livello nazionale che su base locale. Questo senso di rivalsa, finalizzato ad un mero bisogno di emergere demonizzando il Presidente del Consiglio democraticamente eletto (del cui operato, però, lo stesso Fini ha riconosciuto molti meriti), troverà, ne sono sicuro, un rigetto sostanziale da parte del popolo, che è davvero stanco di assistere a teatrini inconcludenti quando poi, all’improvviso, ripiombiamo nella triste realtà di tutti i giorni apprendendo, ad esempio, del terribile e barbaro assassinio del sindaco di Pollica.
In qualità di Coordinatore del PDL di Cava de’ Tirreni, partito tutt’altro che finito, ma che si appresta, su base locale, a vivere una nuova ed esaltante stagione, sento di rivolgermi a coloro che, con me, inizieranno un nuovo cammino politico: dimostriamo con i fatti, e dal basso, che si può essere meglio di quanto abbiamo visto ed ascoltato ieri a Mirabello. Dedichiamo parte del nostro tempo per un impegno politico vero nel solo ed unico interesse della collettività, consci di poterla rappresentare in virtù delle nostre potenzialità e con la partecipazione di chiunque vorrà contribuire, secondo metodi e linee di pensiero nuovi. La strada intrapresa da Fini è, lo dico con amarezza, la via maestra se si vuole alimentare l’allontanamento dei cittadini dalla politica. Il mio modesto impegno andrà invece nella direzione opposta».
Dr. Giuseppe Gianluca Cicco, Coordinatore del PDL - Cava de’ Tirreni
Fonte: Il Portico
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