Tu sei qui: PoliticaIn Italia entra in vigore un nuovo stato di emergenza fino al 31 dicembre, ma stavolta il Covid non c’entra
Inserito da (Redazione LdA), martedì 1 marzo 2022 10:33:21
Il Consiglio dei Ministri che si è riunito ieri, lunedì 28 febbraio, alle 15.40, a Palazzo Chigi, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, del Ministro dell'interno Luciana Lamorgese, del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e del Ministro dell'università e della ricerca Maria Cristina Messa, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti sulla crisi in Ucraina.
In primis deliberando la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione all'esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto.
Il decreto interviene, alla luce dell'emergenza in atto, in diversi ambiti, di seguito spiegati nel dettaglio.
In particolare, il provvedimento contiene una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell'Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. È prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti. La misura, annunciata il 28 febbraio, è strettamente legata agli articoli 3 e 4 del Trattato Nord Atlantico che consente agli Stati membri di far fronte "a un attacco armato" in modo unito e congiunto "ogni volta che, nell'opinione di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata".
Una seconda parte si occupa del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza l'anticipo, anche a scopo preventivo, dell'adozione delle misure di aumento dell'offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza.
La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili.
Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.
Stando agli ultimi dati registrati dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, 368.000 persone sono in fuga dall'Ucraina come rifugiati.
Il decreto prende prime misure per l'eventualità che una parte del flusso dei profughi si indirizzi presso il nostro Paese: in Italia vi è una cospicua presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone.
Il provvedimento prevede, pertanto, il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.
Infine, è istituito un apposito Fondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione all'esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto.
Al fine di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti sono stati stanziati 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali.
(Foto: www.governo.it)
Fonte: Il Vescovado
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