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Medicina, via libera definitivo alla riforma

La Camera approva la delega al Governo: addio al test di Medicina, arriva il semestre-filtro

Con 149 voti a favore e 63 contrari, l'Aula ha dato il via libera definitivo alla riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Il nuovo sistema prevede un semestre-filtro al posto del test d’ingresso. La ministra Bernini esulta: "Finalmente Medicina volta pagina", ma dalle opposizioni arrivano critiche: "Un bluff, il numero chiuso non scompare".

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 12 marzo 2025 11:07:26

La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge delega che rivoluziona l'accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina Veterinaria. Con 149 voti favorevoli e 63 contrari, il provvedimento diventa legge, affidando al Governo la delega per adottare, entro dodici mesi, decreti legislativi che ridefiniranno le modalità di selezione degli aspiranti medici. Il tradizionale test d'ingresso sarà abolito e sostituito da un semestre-filtro, durante il quale gli studenti dovranno superare esami caratterizzanti, i cui risultati saranno comunque riconosciuti per percorsi formativi alternativi.

Esulta la ministra dell'Università, Anna Maria Bernini, che su X commenta: "Finalmente Medicina volta pagina: superiamo il numero chiuso e diciamo addio ai test d'ingresso che per troppo tempo hanno spento i sogni e le ambizioni di tanti ragazzi. L'Università non si presenta più con l'odiosa dicitura 'numero chiuso', ma apre le proprie porte per formare chi desidera diventare medico".

Ma cosa prevede la nuova legge? L'immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà libera, senza quei test di ammissione su cultura generale e materie d'indirizzo che hanno dato vita anno dopo anno a una marea di ricorsi e, ricorda Bernini, "a una pletora di corsi di preparazione privati e costosi che hanno condizionato l'ingresso a Medicina sulla base del reddito e non del merito".

Tuttavia, l'accesso programmato resta. Il numero chiuso non verrà del tutto abolito. Per poter proseguire negli studi, sarà necessario ottenere un punteggio utile in una graduatoria nazionale unica formata sulla base degli esami dati e dei voti ottenuti nelle materie del primo semestre, qualificanti e uguali per tutti.

La grande novità della riforma consiste nello spostamento del momento della selezione: non più all'inizio del percorso accademico, ma alla fine del primo semestre di studi. Solo coloro che avranno superato la selezione potranno proseguire con il secondo anno. La sede in cui studieranno Medicina verrà selezionata in base alla graduatoria nazionale, alla preferenza degli studenti e alla disponibilità dei posti in ateneo.

Chi non riuscirà a entrare potrà continuare il secondo semestre frequentando un corso scelto tra quelli di area scientifica, senza perdere l'anno. Gli esami sostenuti, se compatibili con il percorso di studi, saranno considerati validi.

Tuttavia, non mancano le critiche, soprattutto dalle opposizioni. Il deputato del PD Piero De Luca parla di "fake news" e accusa il Governo di non aver realmente abolito il numero chiuso: "Il disegno di legge approvato dalla maggioranza non solo non supera il numero chiuso, ma non elimina neppure chiaramente il test per l'accesso alla facoltà di Medicina. Solo dopo un semestre gli studenti potranno davvero iscriversi ai corsi di medicina. E non è chiaro come la graduatoria nazionale sarà realizzata, lasciando evidentemente la porta aperta ad una prova nazionale. Peraltro, con un provvedimento privo di risorse non si è neppure voluto dare un'indicazione sul numero degli studenti che possono essere ammessi dopo i primi sei mesi. Insomma, un disegno di legge vuoto, una delega in bianco per sventolare una bandierina priva di contenuto che prende in giro famiglie e studenti!".

Fonte: Il Vescovado

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