Ultimo aggiornamento 4 ore fa Maria SS. della neve

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: PoliticaLettera aperta a Gianni Riotta di Annamaria Pisapia

Politica

Lettera aperta a Gianni Riotta di Annamaria Pisapia

Inserito da (admin), martedì 28 luglio 2015 08:46:26

Annamaria Riotta, attivista di MO' SUD, ha pubblicato sulla sua pagina facebook un post contenente una lettera aperta al conduttore televisivo RAI che conduce Paralleo Italia. Dal momento che ero presente ieri sera, tra il pubblico alla trasmissione "Parallelo Italia", ed avendo assistito all'ennesimo "sputtanapoli" ho sentito il dovere di inviare una lettera al Gianni Riotta sia sulla sua pagina che su quella della trasmissione: "Gent. dott. Riotta, ero stata invitata alla vostra trasmissione dalla confartigianato come imprenditrice, insieme ad altri imprenditori, i quali avrebbero dovuto rappresentare l’eccellenza di Napoli. Ci aspettavamo, quindi, che durante la trasmissione sarebbe emersa l’immagine vera di Napoli. Ma, ahimè, ancora una volta ho assistito all’ennesimo "sputtanapoli" ormai divenuto sport nazionale volto a rafforzare il messaggio di una città quale simbolo di camorra e degrado. Non è un caso che si sia scelto di mandare in onda, il servizio di una zona degradata (zone degradate ce ne sono in ogni città, ma come per magia spariscono. Così come è sparita, sempre per magia, nella puntata precedente da Milano, il marcio sull’ Expo, tra tangenti, appalti truccati, mafia e arresti, con interi padiglioni chiusi. Liquidato il tutto da lei con uno striminzito: grande polemica su questi grandi avvenimenti,per lasciare che passasse un altro messaggio: la capacità di fare le cose (Giuseppe Sala)’efficienza e la dirittura morale lombarda(sic). Ovviamente mal si conciliava mostrare qualche zona degradata della città meneghina. La puntata da Napoli, invece, doveva essere proprio come voleva il giornalista Riotta: il napoletano che si laurea all’estero, quasi ad avallare la tesi che le Università del Sud siano di serie B, la camorra, etc. etc. L’unico momento, in cui un barlume di luce ha tentato di squarciare le tenebre, è stata la risposta del giornalista napoletano che ha evidenziato il momento della morte del Sud facendola risalire a150 anni fa ( si sarà sentito il mio urlo di dolore: dall’unità d’Italia. In verità sono 154 anni, giacchè prima del 1860 la "Questione Meridionale", termine coniato per la prima volta dal deputato Billia nel 1863, era sconosciuta, ma forse varrebbe la pena anche sapere che fino all’infausta unità erano lombardi, veneti e svizzeri ad emigrare al Sud. Non so quanto possa interessarla, ma a Napoli esiste una Via S.Anna dei Lombardi. Il nome le è dato dalla presenza dell’Arciconfraternita dei Lombardi che fin dal XV secolo avevano il compito di accogliere i loro concittadini, che emigravano nel Regno delle Due Sicilie procurando loro lavoro e alloggio. Figuriamoci, come sarebbe stato possibile far emergere qualcosa come: Sud colonia interna del Nord. Sarebbe bastato questo per venire licenziati. Riotta in primis. Ma forse ci vuole coraggio per dire certe cose. Per cui, meglio un collegamento con l’onnipresente Salvini. E che c’azzecca? Diamine, che serva da mònito! E soprattutto faccia sentire la voce del padrone: il nord! Per carità che a nessuno venga in mente di invitare Ciro Corona, Padre Patriciello, Maurizio De Giovanni etc. Non sia mai dovesse venire fuori la verità. il Sud non decolla perchè: i tassi d’interessi sono più del doppio che al nord, 9% contro 3,8% ; che il ministro Lupi prima e Delrio poi, hanno presentato 83 progetti a Bruxelles per oltre 13 miliardi di euro da destinare al nord in alta velocità, collegamenti ferroviari, per aeroporti di Venezia, Roma, Milano, potenziamento di linee e impianti per Venezia, Treviglio, Brescia, Torino-Milano, tunnel Brennero, Torino Lione e nel settore marittimo ai porti di Ravenna, Trieste, Venezia, Livorno, Cagliari etc. E il Sud? Cosa vedrà di questi miliardi? Solo tre milioni per un by pass stradale a Palermo e Napoli. O vogliamo parlare dei 4miliardi e 799 milioni di euro destinati per l’alta velocità dalla Toscana in su e di solo 60 milioni a Sud. Interpellato Delrio rispose: l’alta velocità a Sud si farà ma con calma, percè ci sono le rocce! Le rocce del nord saranno di grana padano? O vogliamo parlare dei 700 milioni di euro dirottati per gli asili nido del nord e zero euro a quelli del Sud. Ma no, tutto questo non poteva e non doveva venir fuori. Guai a parlare di imprenditori del nord che hanno sversato rifiuti tossici nella campagna napoletana.Con la camorra. Certo! Entrambi hanno fatto un affare, ma chissà perchè viene fuori solo la camorra nelle notizie dei media. Guai a parlare che il Sud è invaso, colonizzato, da prodotti del nord: banche assicurazioni, centri commerciali, supermercati, prodotti alimentari. Il che significa che ogni anno versa nelle casse del nord 63 miliardi di euro. Inutile dire che con questi soldi si potranno costruire strade, aeroporti, scuole, ospedali, magari proprio quelli dove spesso sono costretti a dover ricorrere proprio da Sud, pur avendo delle eccellenze come il Monaldi di Napoli, con l’aggravio di spese per sè e i congiunti che avranno necessità di alloggio e ristorazione lasciando altri soldi sul suolo nordico. Aggiungendo al danno la beffa. Direi che come stuzzichino per una trasmissione da Sud e sul Sud poteva bastare. Ammesso che non si volesse far vedere altro. In conclusione: mi dispiace della reazione di alcuni facinorosi, probabilmente di qualche centro sociale, ed anche dello spavento di Malika Ayane, ma mi dispiace ancor di più della frase di lei dott. Riotta: "qualcuno dirà che noi meridionali non sappiamo stare al mondo". I violenti, i centri sociali, i black bloc etc non vengono mai identificati, geograficamente parlando, con questo o quella regione, per cui trovo inopportuno l’accostamento ai meridionali, come se questo fosse una nostra caratteristica. Mi creda sono altri che non sanno stare al mondo. Noi ci stiamo appena da tremila anni da che eravamo, e siamo, Magna Grecia." Di Annamaria Pisapia

Fonte: Booble

Galleria Fotografica

rank: 10482107

Politica

Politica

Ripascimento a Salerno, Celano: «Opera eseguita male e senza collaudo. Vergogna che espone i cittadini a rischi»

A pochi giorni dall'inaugurazione del nuovo tratto di spiaggia a Salerno, realizzato nell’ambito dell’intervento di ripascimento finanziato oltre dieci anni fa dalla Regione Campania, non si placano le polemiche. A sollevare un duro atto d’accusa è Roberto Celano, capogruppo di Forza Italia in Consiglio...

Politica

Infrastrutture, Ferrante (Mit): «Con l'America's Cup rilanciamo Bagnoli e Napoli torna protagonista»

"L'assegnazione a Napoli della 38esima edizione dell'America's Cup rappresenta un'occasione straordinaria per consolidare e accelerare i processi di risanamento ambientale e rigenerazione urbana in corso nell'area di Bagnoli‑Coroglio ed il rilancio dell'area costiera napoletana. Con l'approvazione del...

Politica

Vietri sul Mare, l'allarme di Emilia Senatore: «Il Masterplan del Porto di Salerno inghiottirà la Baia»

La lista civica L'altra Vietri torna a esprimersi sul progetto ambizioso che mira a ridisegnare lo scalo portuale di Salerno, integrando nuove infrastrutture e riqualificando l'area entro il 2030. In particolare, punta i riflettori sul futuro della spiaggia della Baia, storico arenile al confine tra...

Politica

Pagani, l’assessore Pietro Sessa si dimette: “Il sindaco è lontano dal popolo”

Scossa nella giunta comunale di Pagani. Pietro Sessa ha ufficialmente rassegnato le dimissioni dall'incarico di assessore comunale. Una decisione che arriva a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali, alle quali Sessa parteciperà come candidato. Ma le ragioni del suo passo indietro vanno oltre il...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno