Tu sei qui: PoliticaMaiori, bilancio 'fa acqua': per minoranze buco da un milione per mancati pagamenti
Inserito da (redazionelda), giovedì 21 gennaio 2016 15:59:12
Attraverso un manifesto congiunto, i gruppi di minoranza del Comune di Maiori "Città Nuova", rappresentato da Califano e Teresa Laudano e "Insieme per Maiori" con Lucia Mammato, denunciano ammanchi di bilancio pari a un milione di euro per canoni relativi ai consumi idrici non regolarmente corrisposti dagli utenti. Stando ai dati snocciolati sarebbero stati circa 300 gli utenti morosi dal 2005 al 2013, nel periodo di amministrazione Della Pietra (Stefano prima e Antonio poi).
«Poichè non ci sono in bilancio debiti gestionali collegati all'acqua, vuol dire che ci hanno fatto pagare il 27% più del necessario - spiegano le minoranze col loro manifesto - Non abbiamo tempo da perdere con l'indignazione e non ci scandalizziamo, ma l'Amministrazione (tra una cena di beneficenza, una inaugurazione a rate e il brindisi di fine anno) deve mettere subito mano al recupero di questi soldi: noi sappiamo che nel mancato incasso esistono situazioni di disagio sociale da valutare ed errori da correggere, ma se 300 utenti (su 4400) sono in debito col comune di oltre i tre quarti di questo milione, a una persona normale viene il ragionevole dubbio che vi sia qualcosa che non va. Da eliminare. Immediatamente. Per il rispetto che si deve ai maioresi che pagano, e nell'interesse della comunità e dell'Ente».
Pagare tutti per pagare meno: questo è ciò che chiedono i due gruppi con l'immediata riduzione diretta o indiretta della bolletta idrica del 25%, nonché la rapida definizione agevolata delle posizioni debitorie (con la compensazione per la depurazione, se dovuta), la destinazione delle risorse recuperate alla installazione di contatori a telelettura, alla planimetria della rete idrica e fognaria da affidare con procedura ad evidenza pubblica a esperti della materia, alla messa in rete della sorgente capitana previo verifica di fattibilità e la modifica di ogni regolamento comunale che preveda concessioni, autorizzazioni, permessi e simili con l'introduzione vincolante della presentazione di un certificato comunale di regolarità contributiva.
«I servizi primari sono di tutti - chiosano - se per un quarto non vengono pagati il sistema è malato e va curato per il bene di tutti».
Fonte: Il Vescovado
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