Tu sei qui: PoliticaMaiori, disservizi e inadempienze al Cimitero: Fiorillo punta ancora l'indice contro la Miramare Service
Inserito da (redazionelda), lunedì 12 novembre 2018 10:39:15
MAIORI - Il consigliere comunale di minoranza Valentino Fiorillo denuncia disservizi e inadempienze registratisi al Cimitero Comunale in occasione della scorsa Commemorazione dei Defunti.
«Il caos negli uffici comunali per la prenotazione delle lampade votive ha generato finanche tensioni - dice Fiorillo - cittadini che hanno dovuto sopportare ore di fila, anche in più giornate, per poter prenotare e pagare il servizio. Per supportare la società si è dovuto ricorrere alla buona volontà dei ragazzi del servizio civile, in carico al comune e non alla Miramare Service, e che dovrebbero occuparsi di ben altro, in violazione della norma e del contratto in essere che prevede esplicitamente che i servizi debbano essere forniti con personale proprio della società».
In buona sostanza Fiorillo chiede al Sindaco «a che titolo gli operatori del servizio civile hanno espletato servizi non di loro competenza e a che titolo e da chi sono stati attivati i volontari del nucleo comunale di Protezione Civile per attività chiaramente di competenza della Miramare Service, nonché quali provvedimenti intendono adottare rispetto alla procedura di subappalto delle lampade votive e rispetto alla governace di questa società che, ancora una volta, dimostra inadeguatezza e approssimazione rispetto ai servizi affidati oltre che l'ennesima inosservanza delle procedure indicate in affidamento del servizio».
INTERROGAZIONE INTEGRALE SCARICABILE IN BASSO
Intanto, per la pulizia e la gestione del verde, la società si sta avvalendo degli stessi operatori della nettezza urbana sottraendoli al loro servizio e sopprimendo posti di lavoro. «Praticamente stiamo pagando due volte per gli stessi operatori» sostiene l'ex assessore all'Ambiente che già in passato aveva denunciato, anche in Consiglio Comunale, «continue e reiterate» inadempienze da parte della Miramare rispetto ai servizi cimiteriali. «Denunciammo anche la malafede di chi, pur non avendo effettuato i servizi richiesti, aveva inviato fattura al Comune di Maiori come se tutto fosse stato svolto come da contratto - avverte - . Nessun provvedimento sanzionatorio fu applicato sia nei confronti della società sia dei responsabili, anzi.
Manifestata l'incapacità della Miramare di gestire il servizio, questa maggioranza pensò bene di rimodulare il contratto lasciando, praticamente, solo la pulizia e la gestione delle lampade votive affidando la guardiania a dipendenti comunali».
Ma ingiustificabile è stato quanto occorso a numerosi cittadini che, pur avendo pagato per le lampade votive, hanno trovato spente le tombe e i loculi dei congiunti. «Per quanti onorano il culto dei morti secondo la tradizione cristiano-cattolica, il valore simbolico delle luci accese sulle tombe dei familiari passati a miglior vita rappresenta molto di più del costo del servizio stesso che il comune di Maiori, attraverso la Miramare, si è impegnato ad erogare - dice Fiorillo -. Servizio che, in questa occasione, è stato completamente disatteso andando a ferire l'intima sensibilità di quanti, non senza rinnovato dolore, commemorano nel ricordo i propri congiunti.
Su come poi sia stato subappaltato il servizio da parte della Miramare alla stessa ditta del padre della neoassessora Scannapieco parleremo in altra sede dopo aver chiesto lumi al sindaco a cui abbiamo inviato un'articolata interrogazione.
Quanto accaduto poi nel giorno dei defunti, è ulteriormente emblematico dell'inefficienza e dell'inadeguatezza di questa società, con il cimitero allagato a causa della mancata pulizia delle caditoie; solo il pronto intervento dei volontari della protezione civile, anche questo in maniera impropria rispetto agli obblighi della società, ha reso fruibile ai cittadini il cimitero.
E' ora che si tirino finalmente le fila rispetto alla gestione complessiva della Miramare Service. Del resto, anche una buona parte dei consiglieri di maggioranza ha chiesto al Sindaco di fermare questo continuo ricorso ad una società che sta dimostrando in più occasioni di non avere la struttura, le capacità e una dirigenza capace di gestire tanti servizi di natura completamente diversa».
Fonte: Il Vescovado
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