Non è comune che un Consigliere risulti assente per cinque Consigli comunali consecutivi. E nemmeno che ne venga chiesta la decadenza. In apertura dell'assise del 1° giugno scorso il sindaco Antonio Capone ha dato lettura di una nota con cui si faceva notare la reiterata assenza del consigliere di minoranza Valentino Fiorillo, peraltro senza giustificazione. All'articolo 59 il Regolamento del Consiglio comunale prevede che «i consiglieri che non intervengano a tre sedute consecutive senza giustificato motivo sono dichiarati decaduti».

«Nonostante l'esperienza non mi è mai capitato di imbattermi in questa cosa e quindi ritengo sia corretto che il Consiglio venga a conoscenza di quello che è successo», ha esordito Capone con l'ex assessore all'Ambiente che immaginava che l'iniziativa fosse stata partorita dagli avversari del gruppo di maggioranza. Ma poi Capone, con molta serenità, rivela che a sollevare il caso era stato il coordinatore del locale circolo del Partito Democratico Francesco Del Pizzo, compagno di cordata di Fiorillo nell'ultima tornata elettorale persa malamente. Fu lui, più di tutti, a credere in quella compagine ed è lui oggi a chiedere di essere rappresentato degnamente nel massimo consesso democratico cittadino.

Lo scorso 24 maggio, infatti, Del Pizzo aveva indirizzato una PEC al sindaco con cui chiedeva, verificate le assenze del consigliere Valentino Fiorillo eletto nella sua stessa lista, Civitas 2.0,«se sussistano i requisiti volti a determinare la decadenza così come da regolamento».

Preso atto della situazione, quindi, Capone si è visto costretto - come da regolamento - a comunicargli l'avvio del «procedimento amministrativo volto ad ottenere la decadenza dalla carica di consigliere comunale». Dal canto suo, Fiorillo ha facoltà di far valere le cause giustificative delle sue assenze nonché a fornire al sindaco eventuali documenti probatori entro il termine indicato nella comunicazione scritta, che comunque non può essere inferiore a venti giorni.

«Mi meraviglia molto ciò che è successo, dato che di recente ho visto da parte del consigliere in questione un ritrovato interesse alla vita pubblica con interventi sui social, in strada e sui manifesti, dopo che era sparito per molto tempo», ha detto il sindaco Antonio Capone, facendo poi notare come il promotore dell'iniziativa sia stato un membro della stessa lista di Fiorillo, lo ricordiamo, candidato sindaco di Civitas 2.0. «Dopo che il consigliere avrà presentato le sue giustificazioni, la questione tornerà in consiglio comunale», ha chiosato il Primo cittadino.

«I tre consigli comunali - ha replicato Fiorillo - sono stati sforati anche da altri consiglieri, ma nessuno ha mai lontanamente pensato di poter dare seguito a quello che dice il regolamento perché ognuno ha le proprie vicissitudini personali e io ho vissuto un momento difficile sotto vari aspetti e non pensavo che ci fosse nulla da giustificare, ma ovviamente lo farò nonostante alcune fossero di strettissima natura personale e non avrei gradito doverle divulgare pubblicamente, visto che lo avevo fatto di volta in volta direttamente al Sindaco per le vie brevi».

Questo il commento a caldo reso al Vescovado: «Nessuno ha mai raggiunto questo punto di ambizione di bassa lega arrivando a un livello di imbarbarimento politico senza precedenti. Un colpo basso, senza alcun preavviso, che qualifica soprattutto chi cerca di sferrarlo e che non merita alcun commento anche perché sono stati già espressi da quanti sono venuti a conoscenza dell'accaduto.

Ringrazio intanto il Sindaco e il Consiglio Comunale per la solidarietà espressami nel corso dell'ultima seduta e ai quali assicuro il massimo impegno anche nell'azione di opposizione che rappresenta una funzione indispensabile nelle dinamiche democratiche del nostro ordinamento».

Nel caso in cui le giustificazioni - pare che la maggior parte delle assenze di Fiorillo siano motivate da problemi di salute - non dovessero essere accettate, si procederà con la surroga di Fiorillo. Al suo posto il primo eletto della lista Civitas 2.0. Francesco Del Pizzo.