Tu sei qui: PoliticaMaiori, sicurezza palazzina di via Casa Mannini: minoranze chiedono rispetto ordinanza
Inserito da (redazionelda), mercoledì 5 ottobre 2016 18:14:03
Chiedono il rispetto dei provvedimenti emanati, specie se riguardanti l'incolumità pubblica, i gruppi di minoranza del Comune di Maiori, "Città Nuova" formato da Enrico Califano e Maria Teresa Laudano e "Insieme per Maiori" con Lucia Mammato.
Stando al documento condiviso (che si pubblica integralmente di seguito), l'ordinanza emanata dal sindaco il 29 agosto scorso, in seguito ai distacchi di intonaco da un vecchi palazzo via Casa Mannini, di effettuare "ad horas una accurata verifica delle parti aggettanti il fabbricato in via Casa Mannini, n. 2-15" non sarebbe stata ancora ottemperata attravesro l'inizio dei lavori di messa in sicurezza della facciata.
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VIA CASA MANNINI
TUTTA COLPA DEI PROFESSORI DI LATINO?
"AD HORAS" è una locuzione latina che vuol dire "a momenti, nelle prossime ore".
Perciò, quando l'Amministrazione - il 29 agosto scorso - ha disposto ai proprietari di effettuare "ad horas una accurata verifica delle parti aggettanti il fabbricato in via Casa Mannini, n. 2-15", ci siamo sentiti tranquilli che a breve nessuno avrebbe più rischiato di avere una pietra in testa andando a scuola o a fare la spesa nei negozi della strada.
Certo, l'ordinanza pareva scritta coi piedi, perché da nessuna parte si capiva che la messa in sicurezza doveva essere fatta subito e bene; ma siamo tra gentiluomini, e si dà per scontato che Amministrazione e proprietari abbiano interesse a non far male ad alcuno.
Invece oggi, dopo 864 "horas", cominciamo a pensare che l'ordinanza era scritta invece con la "testa"; la testa di chi "mette a posto le carte" ma non vuole "dare fastidio".
Diciamo una testa di legno?
Fin qui, in Comune è arrivata la relazione tecnica delle verifiche fatte dai proprietari del primo piano il 5 settembre scorso, e solo nell'ultima decade del mese un verbale relativo alle parti condominiali e una verifica tecnica per il secondo piano. Poi, nient'altro. Cioè nessuna istanza di avvio dei lavori per la messa in sicurezza d'urgenza e nessuna istanza per la messa in sicurezza definitiva.
Ora, d'accordo che io sono una testa di legno che gioca a fare l'amministratore; ma anche una testa di legno dovrebbe avere un po' di amor proprio.
E che diamine, uno dà un ordine (perciò si chiama ordinanza) che è un ordine per modo di dire, e questi non fanno nemmeno finta di adeguarsi?
Chi è più pericoloso per la pubblica incolumità?
Una proprietà menefreghista o un Amministratore per finta?
Nel dubbio, meglio pigliarsela con entrambi.
Perché lì ci passa un sacco di gente.
Perché pure i commercianti e gli abitanti di Via Casa Mannini "so' peccato".
E siccome 'e ccose longhe addeventano sierpe, secondo noi è meglio che fate un'altra ordinanza, lasciate stare il latino, e ordinate di presentare le istanze per i lavori di messa in sicurezza immediata entro 48 ore e di concluderli nei successivi dieci giorni. Dando successivamente al massimo un mese per la messa in sicurezza definitiva.
Ah, coi professori vostri di latino ci andiamo a parlare noi: chissà, potreste aver capito male pure cosa significa "Cicero pro domo sua".
Fonte: Il Vescovado
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