Sempre più tesi i rapporti tra il sindaco ed una parte del Ccd. Si registrano, intanto, movimenti nella maggioranza, con passaggi da un gruppo all'altro. L'ultimo atto della fibrillazione del Ccd si è consumato in Giunta, quando tra l'assessore Fabio Armenante (nella foto) e lo stesso sindaco Alfredo Messina è scaturita una forte diversità di vedute su alcune delibere che, poi, sono state ritirate. Una tensione che nasce dall'assegnazione delle deleghe, accettate, ma non condivise, ma ancora di più dallo scontro tra le due anime del Ccd, quella che fa capo al leader Giovanni Baldi, a Medolla ed Alfieri e l'altra che si identifica nell'assessore Carmine Salsano, nel capogruppo Giovanni Salsano ed in Fabio Armenante. É in gioco la leadership, anche in vista della realizzazione dell'Udc. «Ma i conti - afferma Alfonso Laudato (nella foto) - bisogna farli anche e soprattutto con le varie componenti che andranno a far parte dell'Udc. Mi riferisco ad Eligio Canna ed al suo gruppo, al Cdu ed ai tanti moderati che nel nascente raggruppamento politico vedono un punto di riferimento». E' calato il gelo, dunque, tra il Ccd ed il sindaco Messina. Una situazione che potrebbe esplodere da un momento all'altro, anche se sono in movimento i "pompieri" per trovare a livello provinciale una soluzione al problema. «Rispetto gli impegni assunti, ma esigo che si faccia altrettanto. Abbiamo un dovere nei confronti della città», afferma lapidario Alfredo Messina (nella foto). Intanto, si registrano movimenti nella maggioranza. Antonio Fariello, eletto nelle liste di "Azzurri per Cava" e subentrato a Fabio Siani, nominato assessore, ha comunicato di aver aderito ad An. Umberto Ferrigno, l'unico dei nove che avevano contestato nei mesi scorsi la linea Messina a non essere titolare di alcuna delega, dovrebbe aderire al gruppo del Ccd, come pure il "forzista" Bisogno. Dunque, Ccd ed An si rafforzano, mentre Forza Italia perde uomini lungo il cammino.