Tu sei qui: PoliticaMessina: "Non votate i traditori"
Inserito da (admin), martedì 12 luglio 2005 00:00:00
Messina sul piede di guerra dopo il via libera del coordinatore provinciale di FI, Gaetano Fasolino, alla celebrazione del congresso cittadino. Un'autorizzazione venuta dopo l'episodio che ha visto consiglieri comunali di Forza Italia uniti ad altri della Casa delle Libertà ed all'opposizione, determinando lo scioglimento del Consiglio comunale, per dare un segnale forte alla CdL ed al popolo azzurro cavese. «Il coordinatore provinciale ha compreso la gravità del momento ed ha superato tutti gli ostacoli che si frapponevano. Si è già messo in moto il meccanismo per dare vita al congresso, che dovrà segnare l'inizio di una nuova fase. Sarà il congresso della chiarezza e della forza», afferma il sindaco Alfredo Messina, sempre più nel suo ruolo di coordinatore del partito. «Dobbiamo recuperare la forza della ragione e l'ottimismo della volontà, che sono stati alla base della vittoria del 2001», ribadisce Gigetto Durante. Intorno a Messina si sono stretti vecchi e nuovi amici. «Abbiamo vissuto - aggiunge Alfonso Carleo - giorni di grande amarezza. Si è perpetrato un grande tradimento che ha colpito noi tutti, ma soprattutto la città». Con l'espulsione annunciata da Fasolino dei 4 azzurri protagonisti della rivolta che ha portato alla decadenza del Consiglio comunale, Antonio Ventrello, Renato Salerno, Giovanni Campanile ed Antonio Pesante, si è avviato il processo all'interno di Forza Italia. Secca la risposta dei "rivoltosi": «Nulla ci è stato notificato. Siamo sempre di Forza Italia e chiariremo a tempo opportuno il nostro comportamento. Oggi ci accusano di tradimento ed è strano che queste accuse vengono proprio da chi ha tradito lo spirito di Forza Italia», replica con forza Renato Salerno. Ma Messina va avanti ed è duro con quelli che ha definito i veri nemici della città: «Se hanno agito senza comprendere la gravità della loro azione, non meritano di essere votati. Se la loro azione è stata frutto di un disegno studiato, non debbono essere votati. Hanno provocato alla città un danno enorme. Il rischio che si sta correndo è che qualsiasi discorso amministrativo debba essere ripreso fra un anno, quando diverse potranno essere le condizioni, e la città viene meno ad appuntamenti che avevamo previsto per operare la svolta». Messina non demorde, vuole attrezzare il partito per spingere la Casa delle Libertà a scelte chiare e precise, ma aprirà una grande mobilitazione su tutto il territorio. «Incontreremo associazioni, movimenti, circoli. Spiegheremo il senso del nostro progetto politico - spiega Durante - e soprattutto indicheremo gli uomini che si sono impegnati a portarlo avanti nel rispetto dei ruoli. Il tutto con Messina sindaco». Ma Messina vuole che in questa operazione siano coinvolti i partiti della CdL: «E' un blocco di idee, di uomini, di risorse, che può ancora dire una parola decisiva per la città». E lui, come Forza Italia, la dirà nei prossimi giorni al congresso cittadino. «Dovrà essere l'inizio di una nuova era politico-amministrativa per la città. Peccato che pagheremo lo scotto di mesi di non governo istituzionale dei partiti».
Fonte: Il Portico
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