La lettera che molti "over 50" stanno ricevendo in questi giorni da parte dell’Agenzia delle Entrate e firmata dal Ministero della Salute, è una "comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio".

A questa lettera si può rispondere, come si legge nel testo "entro il termine perentorio di 10 giorni dalla data di ricezione della presente, potrà comunicare all’Azienda Sanitaria Locale competente..."

La risposta pertanto è facoltativa. La posizione del Movimento 3V, il partito politico che combatte contro la presunta distorsione della verità scientifica da parte delle istituzioni, è di NON RISPONDERE a questa prima comunicazione sulla base del principio fondamentale e di diritto, di non fornire alcun dato sanitario personale.

Tenendo conto però delle peculiarità di ciascuna persona coinvolta da questo obbligo e che, per alcuni, la scelta di rispondere già a questa lettera è la strada più adatta al proprio iter di obiezione attiva, consigliamo la lettera "istanza di annullamento in autotutela" predisposta dai legali dell’associazione Arbitrium.

NON PAGARE LA SANZIONE

Quando si riceverà la sanzione prevista di 100 euro sarà necessario fare ricorso davanti il Giudice di Pace. Questo provvedimento, secondo il Movimento 3V, p totalmente incostituzionale e discriminatorio e ci sarebbero moltissimi motivi per impugnarlo. Inoltre sarebbe fondamentale non creare un precedente. I legali con cui collabora l'associazione politica stanno già predisponendo la bozza del ricorso che sarà a disposizione di chi lo vorrà.

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