Luigi Gravagnuolo, eletto con 18mila voti ed una percentuale del 60% e con una coalizione che ha sfiorato il 50% dei consensi, mercoledì si insedierà a Palazzo di Città. C'è attesa per i primi atti che compirà il neo sindaco. Nei giorni scorsi i partiti della coalizione (La Margherita, Udeur, Ds, Socialisti e Democratici per Cava e Rifondazione Comunista) avevano riunito i propri direttivi, nominata la delegazione per il tavolo del centrosinistra ed avanzato il pacchetto delle richieste, con la rosa dei nomi per gli incarichi.

Le "spine" sono rappresentate soprattutto dalle richieste avanzate dalla Margherita, che, alla luce dei risultati elettorali, è il primo partito della coalizione: 6 consiglieri comunali, un ruolo ed un peso che va oltre le regole stabilite e sottoscritte nei mesi scorsi. Inoltre, l'aspirazione di ben tre partiti per la carica di presidente del Consiglio, l'Udeur, la Margherita ed i Socialisti. «Siamo sicuri - afferma Marco Ascoli, segretario cittadino diessino - che la coalizione saprà mantenere quella coesione dimostrata fino ad oggi. La città attende atti concreti e forti per superare la crisi». Sul tavolo anche le nomine della Se.T.A., del segretario comunale, del capostaff del sindaco, del Difensore civico ed il completamento dei dirigenti.

Sia a destra che a sinistra si attendono queste nomine per comprendere meglio la strada che Gravagnuolo intende percorrere. «Lo spirito della coalizione è forte e sapremo offrire al sindaco Gravagnuolo gli strumenti per il progetto di città per il quale abbiamo chiesto il voto per lui e per i partiti», afferma Daniele Fasano della Margherita. Anche a destra c'è attesa. «Verificheremo sul campo, ma da qualche effervescenza colta in questi giorni sulla mappa del potere, ci siamo resi conto che il cammino di Gravagnuolo non sarà tutto roseo», afferma Alfonso Laudato. Messina, invece, volge la sua attenzione al partito: «È necessario che Forza Italia si organizzi e recuperi il suo ruolo e la sua identità nella città, che resta di centrodestra». Intanto, Giovanni Campanile, dopo l'ultima uscita di Marco Galdi, che ha reso noto un documento di accordo con Giovanni Baldi, ha invitato tutti a stringersi intorno al leader dell'Udc.