Tu sei qui: PoliticaNuova tegola sul sindaco Galdi
Inserito da (admin), giovedì 18 aprile 2013 00:00:00
Non sono trascorse neppure 24 ore dall’ultimo comunicato con il quale denunciavamo la scarsa tenuta dell’Amministrazione Galdi, che un’altra tegola cade sulla testa del Sindaco. Sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo, anche se la notizia appare certa) che il Consigliere Giovanni Senatore, sottoscrittore del Documento (uno dei 18), sia passato all’opposizione, nel Gruppo Fratelli d’Italia, per cui attualmente il Sindaco può contare su 15 voti effettivi, più il suo. In Consiglio si andrebbe sul filo del rasoio: 16 contro 15.
Il problema si pone, invece, nei lavori delle Commissioni, di cui il Sindaco non fa parte, per cui c’è un perfetto equilibrio, con la difficoltà della Commissione per procedere alla discussione dei punti all’ordine del giorno, in quanto, non avendo la maggioranza i 16 voti sufficienti, tutte le Commissioni potrebbero essere deserte.
Alla luce di quanto successo, invitiamo il Sindaco a rimettere il mandato e presentarsi dimissionario al prossimo Consiglio comunale previsto per martedì 23 aprile, con inizio alle ore 16.30, e successivamente avrà i 20 giorni canonici per poi annunciare definitivamente un “rompete le righe generali”. Se questa ipotesi non si verificasse, assisteremo “stancamente” ad un ulteriore deterioramento di questa maggioranza ed il prossimo Bilancio ne decreterà miserabilmente la fine.
Il Capogruppo Consiliare PD, Pasquale Scarlino, a nome e per conto del Gruppo Consiliare
Mariano Agrusta: «Il Sindaco ha dimostrato di essere un politico pavido»
Il Sindaco Galdi, con la rottura politica con l’ex Presidente della Provincia, aveva dato l’impressione di uno scatto di dignità, rompendo un legame che in questi anni è servito solo ed esclusivamente alla gestione del potere. Purtroppo è stata solo un’illusione. Oggi le sorti dei cavesi e dell’intera città passano per le decisioni dell’On.le Mara Carfagna ed il Sindaco, ancora una volta, ha dimostrato di essere un politico pavido ed in continua ricerca dell’approvazione dell’onorevole di turno.
La città, al contrario, ha bisogno di un primo cittadino che sia libero, che abbia il coraggio di anteporre il bene della comunità alle ambizioni personali e che soprattutto non abbia bisogno della continua approvazione straniera. A Cava va superata la logica di chi come Galdi permette a chi non è cavese di determinare, pregiudicandolo, il futuro dei cavesi.
La città ha, inoltre, bisogno di una classe dirigente rinnovata non tanto sotto il profilo generazionale, quanto sotto il profilo della serietà, della coerenza, dell’onore e della dignità politica. La composizione della nuova maggioranza e della Giunta non lascia dubbi, è deprimente. Non sfuggirà certo ai cittadini che oggi troviamo a sostegno del Sindaco consiglieri eletti con le liste in appoggio alla candidatura a Sindaco di Luigi Gravagnuolo e, soprattutto, consiglieri che pochi mesi fa furono firmatari di una mozione di sfiducia contro il Sindaco Galdi. A Cava va, quindi, superato il trasformismo e l’opportunismo che hanno condizionato le ultime Amministrazioni.
La città ha, infine, bisogno urgente di un’alternativa che veda la partecipazione attiva dei cittadini. L’ospedale presto chiuderà, smentendo definitivamente l’attuale Amministrazione; il trasporto pubblico è ormai quasi inesistente, evidenziando l’inconsistenza della tanto pubblicizzata filiera istituzionale; il piano traffico attualmente in vigore rende difficoltoso ogni spostamento, anche a causa dell’assenza di servizi che offrano ai cittadini una valida alternativa all’auto; il commercio cavese, che per anni ha reso attrattiva questa città, vive un tragico momento di crisi senza che l’attuale Amministrazione abbia provato ad immaginare iniziative per favorirne una ripresa; le frazioni sono state lasciate colpevolmente al loro destino; la condizione delle strade e più in generale il degrado urbano della città ci avvicinano sempre più all’hinterland napoletano.
Questi sono solo alcuni dei problemi di cui soffre la città e, proprio perché tanti e seri, è necessario il contributo e l’entusiasmo di tanti e non di pochi. A Cava va superata la dannosa pratica del delegare, dell’assegnare a pochi il compito di immaginare il futuro di tanti. Tutto questo va fatto adesso.
Mariano Agrusta, Segretario cittadino PD Cava de’ Tirreni Circolo “25 APRILE”
Fonte: Il Portico
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