Tu sei qui: PoliticaOspedale di Cava de' Tirreni, ridimensionato reparto PICC: la denuncia de "La Fratellanza"
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 19 gennaio 2022 15:03:05
«Un'altra decisione dell'A.O. San Giovanni di Dio Ruggi d'Aragona: Disposto anche il ridimensionamento del reparto PICCdell'Ospedale di Cava per aver sospeso, a tempo indeterminato, l'attiva della Rianimazione per aver trasferito gli anestesisti presso il P.O. Covid Da Procida di Salerno». Sono le parole, affidate ad una nota stampa, de "La Fratellanza", che segnala i disagi all'ospedale di Cava de' Tirreni dopo i provvedimenti dell'azienda Ruggi d'Aragona.
«Da circa un mese, dato lo stato di emergenza, sono stati sospesi i ricoveri e tutte le attività chirurgiche. - prosegue la nota - Contrariamente a quanto fu disposto, nel precedente trasferito degli anestesisti presso il P.O. Covid Da Procida di Salerno, adesso non sarà più possibile impiantare i PICC (dispositivo venoso centrale a medio lungo termine con metodo eco guidato) ai pazienti del territorio che sono in cure palliative, oncologiche e in ADI che necessitino di terapie infusivi effettuate con l'utilizzo del dispositivo venoso, che consente terapie prolungate con farmaci altrimenti lesivi o tossici, come ad esempio la chemioterapia antitumorale.
Il posizionamento del predetto catetere viene eseguito in una sala dedicata in anestesia locale in circa 30-60 minuti. Per tale motivo presso il nosocomio cavese non vengono più effettuati nuovi posizionamenti. Ora a Cava, da parte del personale sanitario si effettuano solo interventi di manutenzione del catetere che deve essere sottoposto a periodici lavaggi e medicazioni. Ormai, la sospensione, non rappresenta più una novità nello scenario sanitario locale, che tocca, ancora una volta, il nosocomio cavese. Ma Servalli non ha lasciato il P.D. per difendere l'ospedale e gli interessi dei cittadini Cavesi?».
La Fratellanza ha scelto di mettersi in prima linea per contrastare la decisione: «Il ridimensionamento del reparto PICC è un errore ed è un ulteriore ridimensionamento dell'Ospedale di Cava. Di fronte a queste scelte, che continuano a penalizzare i nostri concittadini e un vastissimo bacino di utenza che fa affidamento sul pieno funzionamento della struttura più vicina, occorre una presa di posizione netta ed azioni condivise. Il Primo Cittadino ha il dovere di promotore un'azione di protesta pubblica verso la Direzione dell'A.O. San Giovanni di Dio Ruggi d'Aragona, con tutto il Consiglio Comunale di Cava e con i colleghi Sindaci dei Comuni della Costa d'Amalfi a cui va chiesto la massima solidarietà e di partecipare in questa nuova ed importante battaglia».
Fonte: Il Portico
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